Elezioni 2022, a Napoli per la Camera è derby tra ministri a Fuorigrotta: Di Maio sfida Carfagna

Elezioni 2022, a Napoli per la Camera è derby tra ministri a Fuorigrotta: Di Maio sfida Carfagna
Nei pressi dello stadio Diego Armando Maradona si giocherà probabilmente la partita più significativa, ma non si tratta del Napoli o delle ottime performance degli...

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Nei pressi dello stadio Diego Armando Maradona si giocherà probabilmente la partita più significativa, ma non si tratta del Napoli o delle ottime performance degli azzurri a disposizione di Spalletti. È il match-clou delle prossime elezioni politiche. In campo due ministri del governo Draghi, un ex ministro e l’ex plenipotenziaria di Forza Italia - che correrà per il centrodestra - Mariarosaria Rossi. Con l’ex fedelissima di Berlusconi, nel collegio uninominale di Fuorigorotta, ci saranno candidati la ministra del Sud Mara Carfagna, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e l’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Da quel collegio ne verrà fuori solo uno con un seggio per Montecitorio, ma c’è una bella differenza: se Mara Carfagna (Azione) e Sergio Costa (M5s) possono prevedere di riuscire ad essere eletti anche attraverso i listini del proporzionale, Luigi Di Maio deve sperare che il suo partito, Impegno Civico, superi la soglia di sbarramento nazionale del 3 per cento.

Così non fosse l’unica speranza per Di Maio è riuscire a battere gli avversari lottando grazie ai voti di tutto il centrosinistra. Stessa storia per Mariarosaria Rossi: se non passa a Fuorigrotta, comunque sostenuta da tutto il centrodestra, non ritroverà un seggio in Parlamento. 

Due piccoli derby, quindi, nel collegio di Fuorigrotta. Il primo è fra un esponente M5s come Costa contro un ex grillino come Di Maio (che ha pure guidato il partito di Grillo proprio quando Costa era ministro). Il secondo derby è tra due ex berlusconiane che hanno lasciato Forza Italia: Mara Carfagna transitata con Renzi e Calenda dopo lo strappo di Berlusconi con il governo Draghi e Mariarosaria Rossi, oggi militante del partito di Giovanni Toti. Lontani i tempi di quando bisognava passare proprio per la zarina originaria di Piedimonte Matese per parlare con Berlusconi, oggi però anche con i voti del Cavaliere - oltre a quelli di Salvini e Meloni - Rossi potrà ritrovare un seggio alla Camera. All’avvincente contesa manca soltanto l’ex sindaco Luigi de Magistris, che invece ha preferito guidare l’uninominale del collegio di San Carlo all’Arena. I napoletani, almeno qui negli uninominali, potranno però scegliersi il proprio candidato preferito, consultare i loro profili e decidere chi mandare in Parlamento, non solo accettare i candidati decisi dai partiti come avviene nei listini del proporzionale e barrare una croce solo sui simboli. 

Suggestiva, ma certamente non quanto i derby di Fuorigrotta, anche la partita che si gioca nel centro storico. Il centrodestra mette in campo - con la targa di Fratelli d’Italia - l’ex prefetto di Roma, originario di Palma Campania, Giuseppe Pecoraro. Il centrosinistra schiera invece - in quota Più Europa - il palermitano Fabrizio Ferrandelli. Il Movimento 5 Stelle se la gioca con Dario Carotenuto, un attivista della prima ora che stavolta punta ad un seggio alla Camera. C’è, però, la variabile Luigi de Magistris: forse è questo il collegio attraverso il quale l’ex sindaco spera di poter arrivare in Parlamento, anche lui altrimenti deve sperare che la sua Unione Popolare superi lo sbarramento. 

Alle sfide agguerrite degli uninominali della Camera, fanno però da traino anche tanti altri big nazionali inseriti nei listini del proporzionale. La Lega schiera il consigliere regionale Severino Nappi mentre in Campania Forza Italia punta tutte le sue fiches sul vicepresidente azzurro Antonio Tajani, dietro di lui la consigliera regionale Annarita Patriarca, ma soprattutto la compagna del Cavaliere - di origini porticesi - Marta Fascina. Guarda in rosa, invece, Fratelli d’Italia che mette in campo da capolista (e blindatissima in più collegi) la giovane Marta Schifone. A tirare la volata del Terzo Polo c’è invece “l’uomo macchina” di Matteo Renzi, l’uomo che ha pure scritto l’attuale legge elettorale, Ettore Rosato. C’è spazio anche per la moglie dell’ex guardasigilli Clemente Mastella, Sandra Lonardo, senatrice uscente che guida il listino del proporzionale a Napoli, ma che probabilmente tenterà lo sgambetto a tutte le altre coalizioni nel proprio fortino dell’uninominale di Benevento. Capolista nel proporzionale per Unione Popolare c’è poi ancora l’ex sindaco de Magistris. 

Non ci sarà, invece, l’attesissima sfida a singolar tenzone tra leader ed ex leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. Alla fine l’ex premier ha preferito non candidarsi anche lui nello stesso collegio del suo “miglior nemico”. Dopo due ministri, un ex e la non più berlusconiana Mariarosaria Rossi, ci sarebbe mancato, a Fuorigrotta, soltanto un ex presidente del consiglio per rendere la lotta all’ultimo voto ancor più avvincente. Mai come questa volta, però, Napoli sarà decisiva per gli equilibri del prossimo Parlamento con tantissimi leader ed ex leader in campo. Ora la partita può davvero cominciare. 

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Il Mattino