«Ci sono ombre sul voto che hanno condizionato l'esito delle elezioni amministrative di Torre del Greco, esito che viene deciso per poche centinaia di voti. Quello che...
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«Spetterà alla magistratura - sostiene Gallo - verificare se il comportamento scorretto di alcuni ha o meno rilevanza penale. È certo che da parlamentare ho l'obbligo di chiedere al ministro Salvini cosa si può fare per evitare che pratiche sicuramente contrarie alla democrazia finiscano per decretare i vincitori delle elezioni amministrative anche per il futuro, intervenendo con nuove leggi e nuove disposizioni presso i seggi elettorali durante le operazioni di voto e di scrutinio al fine di ostacolare la compravendita di voti o altre forme di condizionamento, nonché garantire una condotta professionale e impeccabile delle operazioni di scrutinio. A Torre del Greco, il nostro candidato sindaco, Luigi Sanguigno, ha dovuto fronteggiare un esercito di liste e candidati portatori di voti con un'unica lista che, ciononostante, non solo è la più votata dalla città ma resta fuori dal ballottaggio dalla quarta città campana per numero di abitanti per poco più di 300 voti». «È chiaro che il cambiamento che siamo riusciti ad imprimere nella comunità non si ferma al 10 giugno, continuerà su questo territorio finché non verranno debellate queste vergognose pratiche che continuano a dare della nostra città la peggiore immagine nazionale e internazionale», conclude. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino