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Una foto alla scheda elettorale, senza disattivare il flash e il click elettronico che imita l’otturatore. Gioco facile per i carabinieri in servizio nel seggio che hanno immediatamente chiesto spiegazioni ad un 71enne di Casavatore. L’uomo ha negato di aver scattato foto e quando gli è stato chiesto di consegnare il telefono ha avuto anche la lucidità di porgerne un altro che aveva in tasca. I militari non ci sono cascati e hanno insistito. Il 71enne ha dovuto cedere e ha mostrato la foto scattata sul secondo smartphone che portava con se. Per lui una denuncia penale e il sequestro del telefono.
Le disavventure dei votanti sono diverse. A Napoli, un 66enne è rimasto bloccato in ascensore per oltre 30 minuti. Stava raggiungendo il seggio elettorale in una scuola del centro città e solo l’intervento della ditta di manutenzione e di un carabiniere gli ha permesso di uscire dalla cabina per entrare in quella dove ha espresso la sua preferenza.
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A Caivano, un 66enne del posto ha discusso con altri votanti per la sezione di voto a lui assegnata. I carabinieri in servizio al seggio gli hanno chiesto di abbassare il tono della voce ed è lì che le cose sono peggiorate. L’uomo ha minacciato di morte tutti i presenti e poi ha tentato di colpire i militari con un ombrello. Poi ha rifiutato di fornire le sue generalità, ha strattonato i militari ed è fuggito. I carabinieri lo hanno raggiunto a casa e lo hanno arrestato per resistenza e pubblico ufficiale.
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