Forza Italia, slavina Carfagna in Campania: dopo Mara pronti all'addio Russo e Casciello

Forza Italia, slavina Carfagna in Campania: dopo Mara pronti all'addio Russo e Casciello
Nel giorno dell’incontro tra i leader del centrodestra alla Camera, Silvio Berlusconi continua a fare i conti anche con i tormenti interni al partito. È sempre...

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Nel giorno dell’incontro tra i leader del centrodestra alla Camera, Silvio Berlusconi continua a fare i conti anche con i tormenti interni al partito. È sempre più consistente l’emorragia di esponenti moderati che si registra in Forza Italia dopo la decisione di staccare la spina al Governo Draghi. Dalla Campania, ma non solo, continuano ad arrivare annunci di parlamentari, anche di un certo rilievo, pronti a lasciare la casacca azzurra. Tutto è cominciato con l’ufficialità di una separazione ormai nell’aria da giorni dopo quelle di Gelmini e Brunetta: il ministro del Sud uscente Mara Carfagna ha dato l’addio dopo diciotto anni al fianco del partito fondato da Berlusconi, lì dove è iniziata la sua storia politica. E in molti sono pronti a seguirla. Per ora spostandosi nel gruppo misto in Parlamento, poi in vista delle prossime elezioni in una nuova casa politica dove «trasformare in scelta politica la visione moderata, europeista, garantista e liberale», come ha scritto il ministro nella lettera d’addio. 

Un futuro ancora tutto da scrivere, ma non sono in pochi a credere nella strada tracciata da Carfagna. E i nomi pronti a lasciare il partito insieme al ministro uscente sono di un certo calibro e soprattutto con una lunga storia all’interno degli azzurri. I più importanti sono certamente Paolo Russo e Gigi Casciello. Il primo, oculista di Marigliano, siede in parlamento tra i banchi del partito fondato dal cavaliere dal 1996: ben ventisei anni di vita contraddistinti dall’azzurro che potrebbero terminare nelle prossime ore. Da anni Russo ha accomunato il suo destino politico a quello di Carfagna e come lei è rimasto scottato dalla fine del governo Draghi. Stesso dicasi per Gigi Casciello. Giornalista, anch’egli da oltre vent’anni ha legato il suo destino al partito azzurro e pure lui è pronto a salutare, alla ricerca di una nuova strada che i moderati, all’interno di Forza Italia, pare non riescano a trovare. All’interno del partito ne sono già tutti sicuri: la decisione, da parte dei due parlamentari campani, sarebbe già presa. Si attende soltanto l’ufficializzazione della scelta che potrebbe arrivare già nella giornata di oggi. 

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Chi invece ha già detto addio al partito, così come Carfagna, è un’altra deputata campana: Rossella Sessa. La commercialista salernitana ha fatto il suo ingresso alla Camera dei deputati lo scorso gennaio, alla vigilia della prima votazione per il presidente della Repubblica, prendendo il posto in aula di Enzo Fasano, morto all’inizio dell’anno. Dopo circa sei mesi nel gruppo di Forza Italia, l’esponente vicina a Carfagna, segue la strada del ministro e passa nel gruppo misto: «Lascio con rammarico politico e sofferenza personale il gruppo di Forza Italia. È una scelta meditata, che ritengo necessaria dopo la decisione di interrompere il sostegno al governo di salvezza nazionale guidato da Mario Draghi», spiega Sessa. «Sarò - aggiunge ancora la deputata salernitana - sempre riconoscente a Silvio Berlusconi per le opportunità che mi ha dato ma resto convinta che la crisi determinata dalle scelte del partito, e soprattutto dei suoi alleati, vada contro gli interessi del mondo moderato, delle imprese, dei cittadini del Mezzogiorno dove rischiano di interrompersi investimenti mai visti negli ultimi vent’anni, che avevano restituito una speranza a milioni di famiglie». 

Nel riferimento ai provvedimenti per il Sud fatto da Sessa, c’è anche un modo per confermare come la scelta è avvenuta seguendo la strada dettata dal ministro per il Mezzogiorno. Non dovrebbe lasciare Forza Italia, invece, l’altra deputata campana ritenuta vicina a Mara Carfagna, Marzia Ferraioli. L’esponente di Vietri sul Mare sarebbe pronta a restare in Forza Italia. Ma i riflessi dell’addio del ministro Carfagna non si limitano al Parlamento, potrebbero vedersi anche nei vari comuni della Campania e in particolare nelle grandi città, a partire da Napoli. In fase di riflessione ci sono, ad esempio, il capogruppo in consiglio comunale Iris Savastano e il vicepresidente dell’assise partenopea Salvatore Guangi, da tempo vicini a Mara Carfagna ma già contattati dai vertici cittadini del partito affinché non lascino la casacca azzurra. 

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Il Mattino