Patto, il Pd chiude a de Magistris: «Per noi c'è De Luca»

Patto, il Pd chiude a de Magistris: «Per noi c'è De Luca»
«Dobbiamo costruire una lista civica regionale, a Nicola Zingaretti e Roberto Fico chiedo di avere coraggio e fare un passo avanti, non indietro». È...

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«Dobbiamo costruire una lista civica regionale, a Nicola Zingaretti e Roberto Fico chiedo di avere coraggio e fare un passo avanti, non indietro». È l'appello lanciato ieri dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, al Pd e al Movimento 5 Stelle per creare una vasta coalizione in vista delle prossime elezioni regionali. Il sindaco avanza, cerca sponde, ma i segnali che arrivano dagli altri partiti sono tutti verso la chiusura al progetto del «campo largo» pur auspicato dal leader Pd. Anche perché se l'M5s e lo stesso de Magistris si ostinano ad avanzare veti su Vincenzo De Luca, l'attuale governatore lancia invece messaggi eloquenti: difficilmente sgombrerà il campo e, anzi, affretta i passi per chiedere al suo partito di confermare la sua candidatura.


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IN CAMPO
Eppure de Magistris continua il suo lavoro di tessitore cercando di riproporre lo schema che alle prossime suppletive del 23 febbraio vedrà Sandro Ruotolo correre per il Senato con il sostegno di Pd e arancioni. «Serve un candidato presidente ha detto ieri il sindaco partenopeo - che sia credibile e superi la vetustà del Caldoro-De Luca, che apra un fronte ai movimenti, alle reti civiche e al laboratorio Napoli». E quando si chiede a de Magistris se quel candidato può essere lui stesso, il sindaco se la cava con una battuta, ma di certo indicativa sui suoi progetti. «Si tratta di ipotesi su ipotesi spiega il primo cittadino ma io sono una persona che unisce tutti, tranne razzisti e camorristi, ma il candidato lo deve indicare il tavolo». Le interlocuzioni proseguono e non è un caso se de Magistris chieda maggior coraggio al presidente della Camera con il quale esiste un solido rapporto già dai tempi dei meetup quando l'attuale terza carica dello Stato guidava il gruppo grillino di Napoli. Ma Fico, dopo l'intervento pubblico a favore dell'alleanza nel corso della riunione con gli attivisti di due settimane fa, non ha compiuto altri passi in questa direzione. Il presidente della Camera è consapevole che se a Roma la maggioranza dei parlamentari è a favore dell'ipotesi del «campo largo», non è così sul territorio dove i vertici regionali dell'M5s soffiano sul fuoco del malcontento della base per sabotare qualsiasi intesa con altri partiti.

IL BLITZ
Chi subito ha rispedito l'appello del sindaco al mittente è stato lo stesso governatore, Vincenzo De Luca. Ieri, il presidente della Regione, intervenendo in tv, ha fatto intendere di nuovo che sarà in campo alle prossime elezioni. «Questa campagna elettorale ha spiegato il governatore, confermando di sentirsi già nel vivo dei comizi - mi vede impegnato a fare cose concrete e proseguire il lavoro immenso avviato in questi anni. Il raggiungimento dell'equilibrio di bilancio c'è stato solo a dicembre dello scorso anno. Fino a dicembre non abbiamo potuto muovere una foglia perché non avendo i conti in ordine la Corte dei Conti ha bloccato qualsiasi assunzione, quindi abbiamo operato con un personale di 20 anni fa. Dobbiamo ricordare che ogni anno buttiamo a mare 600 milioni di euro di interessi che dobbiamo pagare sui debiti dei decenni precedenti». Non solo, ma lunedì il Pd regionale ha convocato una direzione di partito e sembra ormai certo che i Democrat si pronunceranno per confermare la candidatura del governatore uscente. «Non so cosa intende de Magistris per ampia coalizione spiega il segretario regionale, Leo Annunziata ma noi formeremo comunque un vasto schieramento, ma sarà con De Luca in campo». L'ufficialità dovrebbe emergere proprio dalla direzione regionale, ma ormai sembrano vinte quelle resistenze da parte del Pd nazionale che dovrebbe di fatto allinearsi.

LA SCELTA

Il governatore non ha mai nascosto, a prescindere dal sostegno del suo partito, che si sarebbe comunque candidato. La direzione di lunedì servirà per rafforzare ulteriormente la sua posizione. Con i 5 Stelle in perenne stallo e divisi, l'unico che sarebbe poi chiamato ad una scelta se sostenere De Luca o l'M5s sarebbe proprio de Magistris. «Ipotesi, scenari ha spiegato ieri il primo cittadino di certo c'è che alle Regionali presenterò una mia lista. Il resto si vedrà e ora è prematuro parlarne». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino