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«Il mio orientamento rispetto a un terzo mandato resta piuttosto sfavorevole». Non cambia la sua posizione Elly Schlein. Anzi, sancisce ancora una volta il suo «no» rispetto ad un Vincenzo De Luca ter. E se è vero che la posizione della segretaria del Partito democratico rappresenta una linea da seguire a livello nazionale, è vero pure che la questione riguarda soprattutto il governatore campano. Insomma, a pochi giorni dagli incontri tenuti dal commissario campano del Pd Antonio Misiani con l'ex sindaco di Salerno e con i consiglieri regionali, che sembravano aver raffreddato il clima spostando in avanti la questione terzo mandato, l'uscita della Schlein riporta la questione alla strettissima attualità.
«Ci siamo confrontati qualche giorno fa in una riunione interna rispetto alle riforme che sta portando la destra. Nell'ambito di quella discussione - le parole di Schlein - è venuto fuori anche l'elemento del terzo mandato. Ci siamo presi qualche giorno per fare sintesi. Anche se io ho anticipato che il mio orientamento è piuttosto sfavorevole». Insomma, non ancora una sentenza perché sarà necessario un nuovo confronto interno al partito. «È una discussione non ancora conclusa», ha ribadito infatti Schlein. Ma le parole della numero uno Dem sono molto nette e chiare: «C'è un motivo se è stato inserito un limite ai mandati ed è basato sul meccanismo di elezione diretta dei presidenti». Un modo, insomma, per ribadire che il nodo da affrontare riguarda tutto il Paese e per lasciar intendere che la posizione presa non è anti-deluchiana. Gli effetti di una nuova lacerazione all'interno del partito campano, però, potrebbero esserci eccome.
La questione, infatti, crea una certa fibrillazione in Campania. È vero che venerdì scorso, nell'incontro tra Misiani e De Luca, si era registrata la netta distanza tra le posizioni del Nazareno e la voglia di fare tris del governatore. Ma è pure vero che il commissario Dem aveva spiegato a Vincenzo De Luca che sulla questione ci sarebbe stata una presa di posizione a livello nazionale e che il tema poteva essere rimandato ad una discussione futura, visto che mancano ancora tre anni al voto.
Non è un caso, quindi, che dopo i tentativi di Misiani di mettere in ghiaccio la questione, l'accelerata sia arrivata direttamente proprio da Schlein. Le sue parole, infatti fanno tornare di assoluta attualità la questione. E mettono pressione anche ai consiglieri campani Dem rispetto ad un'eventuale voto, già in commissione, su un testo che riformi lo statuto regionale in relazione al numero dei mandati. Le rassicurazioni di lunedì scorso del commissario ai consiglieri Dem, così, sono già cadute nel vuoto. Intanto chi si frega le mani è il Movimento 5 Stelle. I pentastellati guardano, in vista delle prossime elezioni regionali, con interesse all'ipotesi di campo largo con i Dem. Un'idea che, come ribadito anche nei giorni scorsi da Sergio Costa a Napoli, starebbe in piedi soltanto se non ci fosse più in campo De Luca. Non a caso i tre consiglieri regionali grillini Michele Cammarano, Vincenzo Ciampi e Gennaro Saiello non hanno aspettato un minuto per diramare una nota dopo le parole della segretaria Dem: «Schlein ha ribadito la sua contrarietà al terzo mandato. Una posizione che noi portiamo avanti da sempre e che ci auguriamo si cristallizzi presto anche nel Partito Democratico. Al netto delle disposizioni di legge in merito al terzo mandato chi come lui ha mal amministrato è giusto che lasci spazio ad altri. Il Pd - chiosano gli esponenti pentastellati - si assuma la responsabilità di sganciarsi da chi, in questi anni, ha affossato la Campania».
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