Il fenomeno delle babygang «merita un momento di grande e seria riflessione» intorno al quale «bisogna cogliere i nodi e le contraddizioni e, nello stesso tempo,...
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Del problema, ha annunciato Ciotti, se ne discuterà dal 2 al 4 febbraio in un convegno a Roma con rappresentanti di Libera, magistrati, educatori ed operatori. «La scuola, per quella che è la sua parte, e la famiglia in primo luogo sono i principali responsabili di un cammino educativo ma non possono essere i soli. Ma il sogno che deve però diventare impegno di tutti è la città educativa», ha detto ancora. «È la dimensione dell'educare che deve chiamare in gioco tutte le forze presenti nella città perché la città è un organismo vivente. E la città, per vivere, ha bisogno del contributo di tutte le sue componenti che devono reciprocamente fecondarsi. Non deleghiamo solo alla famiglia o solo alla scuola - ha concluso don Ciotti - ma chiediamoci come è possibile costruire percorsi in cui tutte le componenti entrino in gioco». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino