Emergenza Criminalità a Napoli, Alfano: «Arrivano in città 250 militari»

NAPOLI - Duecentocinquanta militari in più saranno impegnati da oggi a Napoli nell'operazione di controllo del territorio. A darne notizia è stato il...

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NAPOLI - Duecentocinquanta militari in più saranno impegnati da oggi a Napoli nell'operazione di controllo del territorio. A darne notizia è stato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, evidenziando che «questa è la pronta risposta dello Stato, che avevo assicurato durante il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza, dedicato al capoluogo campano». Il vertice si è tenuto la scorsa settimana proprio a Napoli per fare il punto sulla recrudescenza del fenomeno criminale nel Napoletano che ha fatto segnare un aumento del numero di omicidi, 12 dall'inizio dell'anno tra capoluogo e provincia. In atto c'è una guerra tra gruppi criminali che sono pronti a tutto per il controllo delle attività illecite, a partire dallo spaccio della droga.

 


«Queste unità di rinforzo - ha spiegato il ministro - rappresenteranno con più forza il presidio di legalità che noi intendiamo contrapporre agli episodi di violenza e di recrudescenza della criminalità e alle faide interne che in questo momento caratterizzano le azioni criminali, potenziando il controllo del territorio e rafforzando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni». Ma l'invio dei militari, come ha evidenziato ancora il ministro, rappresenta solo uno dei pilastri del piano di contrasto che il Viminale ha messo in atto per sostenere l'azione di contrasto al crimine. «Gli altri punti - ha concluso - sono più sinergia e raccordo tra gli apparati investigativi coordinati dalla magistratura, più investigatori con il distacco di operatori dei reparti speciali Sco, Ros, Scico e Dia, più impianti di videosorveglianza, più efficienza nelle chiamate di emergenza anche grazie all'attivazione in Campania del Nue, 112».

Per la sorveglianza del territorio del Napoletano si punterà anche al rafforzamento del sistema del sistema di videosorveglianza: al momento funziona il 64 per cento delle telecamere installate ma gli apparecchi funzionanti supereranno l'80 per cento entro la fine di febbraio per raggiungere il 100 per cento entro l'estate. All'inizio dell'anno scorso a Napoli, è stato spiegato nel corso della seduta del comitato per l'ordine e la sicurezza, della scorsa settimana funzionava solo «il 13 per cento degli impianti».

Gioacchino Alfano.  « Il rafforzamento del presidio di legalità a Napoli con l ' Impiego di 250 militari, voluti dal Ministro Alfano, e Una valida Risposta dello Stato che fa sentire la SUA voce e la SUA Presenza in un territorio troppo Che Spesso e Stato dimenticato. Tali Unità di rinforzo, giunto ha evidenziato il ministro, Sono solo Una parte di Una STRATEGIA Ben Più completa e Che Prevede Una maggiore sinergia e raccordo Tra Gli apparati investigativi, un maggior numero di Investigatori, Più impinati di videosorveglianza e Più Efficienza Nelle chiamate di Emergenza. Si Tratta di Risposte concreto per Essere Dalla parte dei Cittadini onesti Che chiedono supporto Dalle Istituzioni e Che Così riprenderanno Quella Fiducia Che col tempo si è logorata ". A dirlo E Gioacchino Alfano, sottosegretario alla Difesa e coordinatore regionale in Campania del Nuovo centrodestra. 


Lettieri. «Più esercito a Napoli non vuol dire militarizzare la città, ma aumentare la Sicurezza dei Napoletani e Combattere meglio camorra e microcriminalità». Lo Scrive, su Twitter, Gianni Lettieri, imprenditore e candidato sindaco a Napoli, commentando l'Invio di 250 militari in città.
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Il Mattino