Rifiuti, la Regione sceglie il dialogo ma non si può dire sempre di no

Rifiuti, la Regione sceglie il dialogo ma non si può dire sempre di no
Un piano d'emergenza per scongiurare la crisi dei rifiuti è non solo auspicabile ma anzi indispensabile, quando manca poco più di un mese alla chiusura per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un piano d'emergenza per scongiurare la crisi dei rifiuti è non solo auspicabile ma anzi indispensabile, quando manca poco più di un mese alla chiusura per manutenzione del termovalorizzatore di Acerra, in passato tanto avversato dalla politica e che invece oggi proprio la politica ringrazia ogni giorno. Sì, perché senza l'inceneritore la Campania sarebbe sommersa dai cumuli, oltre che dalle ecoballe ancora da smaltire. In questo senso i contenuti del documento anticipato dal Mattino (in cui sono individuati sette siti di stoccaggio tra Napoli, Caserta, Salerno e Avellino) rappresentano il punto di partenza di un confronto, necessario soprattutto quando si tratta di assumere decisioni impopolari ma ormai improcrastinabili. Già stamane il governatore De Luca terrà un'assemblea pubblica sui temi dell'ambiente. Un appuntamento propedeutico alla riunione operativa con i sindaci e gli altri soggetti interessati in programma martedì, quando si entrerà nel merito delle delicate scelte da assumere per evitare che dal 30 agosto al 12 ottobre il sistema collassi.


Il messaggio politico che la Regione, su una materia tanto spinosa, sta lanciando ai suoi interlocutori è chiaro e presuppone un'apertura, non l'imposizione di diktat calati dall'alto (anche perché il quadro delle competenze è ampio e articolato, non siamo più in regime commissariale): Nulla è ancora stabilito, discutiamo. Ciò non significa, però, che ci siano margini per temporeggiare e non decidere. Sarebbe da irresponsabili, specie in una fase positiva per la Campania che, ancorché in un contesto socio-economico preoccupante, ha appena dato prova di sorprendenti capacità organizzative ospitando con successo le Universiadi e stupendo il mondo. Già in passato questo territorio ha mostrato un certo masochismo facendo emergere le proprie inefficienze, le ombre anziché le luci. Quei tempi sono lontani e nessuno che abbia buonsenso li rimpiange.


Meno male, allora, che una bozza di piano rifiuti esiste già. Su quella si dovrà ragionare, modificandola, migliorandola, ma arrivando rapidamente ad una sintesi. Ora, infatti, viene il difficile. Perché alcune misure vanno attuate, e senza indugi. Nessuno pensi, dunque, di resuscitare antiche proteste, dietro le quali si cela spesso un approccio ideologico e una diffusa convinzione che in una comunità civile non può essere condivisa: quella che gli anglosassoni chiamano sindrome di Nimby (Not in my backyard, non nel mio cortile) secondo la quale ogni sacrificio è legittimo e possibile, purché lo facciano gli altri. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino