Empasse Asl in provincia di Napoli: licenza sospesa, niente ambulanze

Empasse Asl in provincia di Napoli: licenza sospesa, niente ambulanze
Sorrento. Circa quindici ore senza ambulanze nell'area a nord di Napoli così come a Ischia e in penisola sorrentina, nel Vesuviano e nell'area dei monti Lattari....

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Sorrento. Circa quindici ore senza ambulanze nell'area a nord di Napoli così come a Ischia e in penisola sorrentina, nel Vesuviano e nell'area dei monti Lattari. Motivo? Lo stop all'attività della Pubblica Assistenza Flegrea (Paf), l'associazione che gestisce 22 postazioni di emergenza sui territori dell'Asl Napoli 2 Nord e dell'Asl Napoli 3 Sud e che nei mesi scorsi è stata colpita da un'interdittiva antimafia.La decisione ha scatenato disagi e polemiche rientrati solo ieri pomeriggio, quando le aziende sanitarie coinvolte sono riuscite a sostituire quasi tutte le ambulanze bloccate.


L'allarme scatta giovedì alle 17, quando gli amministratori della Paf comunicano all'Asl la sospensione del servizio a partire dalla mezzanotte. A imporre lo stop è il provvedimento con cui il Comune di Giugliano, dove la Paf ha la sede operativa, ha ritirato i permessi sindacali necessari perché l'associazione possa esercitare l'attività sanitaria. «Siamo stati costretti a fermare il servizio per rispettare la legge e il provvedimento adottato dal Comune fanno sapere dalla Paf - Una decisione dolorosa ma necessaria pure per tutelare il personale».Si tratta dell'ennesima grana per la onlus giuglianese che, tempo fa, si è vista notificare un'interdittiva antimafia dalla Prefettura di Napoli. Contro il provvedimento la Paf ha presentato prima ricorso al Tar e poi appello al Consiglio di Stato. In entrambi i casi, però, i giudici amministrativi le hanno dato torto. Poi, all'inizio di dicembre, i vertici dell'associazione hanno chiesto alla Prefettura di riconsiderare la vicenda. E in attesa di una risposta, hanno continuato ad assicurare il servizio in gran parte della provincia di Napoli fino alla sospensione scattata giovedì a mezzanotte.


A quel punto l'Asl Napoli 3 Sud corre ai ripari attivando un comitato di crisi chiamato a coprire 12 postazioni rimaste senza ambulanza: San Giorgio, Portici, Ercolano, le due di Torre del Greco, Torre Annunziata, Pompei, Castellammare, Gragnano, Vico Equense e le due di Sant'Agnello più l'ambulanza di rianimazione di Sorrento. Nel pomeriggio l'azienda sanitaria noleggia 11 ambulanze per 30 giorni e la situazione torna alla normalità con l'unica eccezione di Castellammare, dove il servizio ripartirà lunedì. Anche se per non per volontà di chi gestisce, si accumulano dunque gli sprechi in un sistema sanitaria già martoriato dai debiti che puntualmente si riversano sugli utenti. Nel territorio dell'Asl Napoli 2 Nord, invece, sono dieci le postazioni scoperte: due a Pozzuoli, altrettante a Giugliano, tre a Ischia e una a Varcaturo, a Marano e a Qualiano. I vertici dell'azienda riescono a colmare il vuoto chiedendo alle altre associazioni di estendere il servizio alle zone coperte fino a poche ore prima dalla Paf. A peggiorare la giornata nera della sanità locale ci pensa il guasto della tac dell'ospedale di Sorrento, inagibile dalla mattina e riparata solo in serata. Insomma, quanto basta per far scattare nuovamente l'allarme sull'assistenza ai malati in provincia di Napoli.In prima linea Giuseppe Staiano: «Quello che è successo è di una gravità inaudita anche perché, oltre le ambulanze, manca il personale osserva il presidente della sezione sorrentina del Tribunale per i diritti del malato - Si tratta di problemi vecchi che rendono necessario un intervento deciso da parte dell'Asl. Siamo pronti a dare il nostro contributo per risolvere questa e tutte le altre emergenze che stanno determinando il collasso nei soccorsi».
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Il Mattino