Ercolano, filmini hard in ufficio durante l'orario in servizio: licenziata dipendente

Ercolano, filmini hard in ufficio durante l'orario in servizio: licenziata dipendente
A pochi mesi dall'esplosione dello scandalo che ha travolto il comune di Ercolano arriva il licenziamento per la dipendente comunale protagonista dei filmati online a luci...

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A pochi mesi dall'esplosione dello scandalo che ha travolto il comune di Ercolano arriva il licenziamento per la dipendente comunale protagonista dei filmati online a luci rosse girati in ufficio durante l'orario di servizio.



La commissione disciplinare istituita in municipio ha emesso il suo verdetto, disponendo l'immediato licenziamento della sessantaquattrenne, in servizio da oltre trent'anni e giunta ormai alle soglie della pensione. I «commissari» hanno ritenuto schiaccianti le prove emerse dal famoso filmato messo in onda, qualche mese fa, da Striscia la Notizia.

Il tg satirico di Canale 5 aveva infatti diffuso un servizio nel quale la donna metteva in scena spogliarelli e spettacoli hot per chi la seguiva su una piattaforma streaming a pagamento. Il tutto, durante l'orario di servizio. Per realizzare gli «spettacoli» la dipendente avrebbe - come emerge dal filmato - anche bistrattato i cittadini che la contattavano per avere informazioni sulle attività dell'ufficio comunale. La 64enne è stata immediatamente sospesa dal servizio in attesa dell'avvio e dell'esito del procedimento disciplinare.

Nel video sono presenti altre persone, forse dipendenti dello stesso ufficio, che partecipano attivamente agli «spettacoli» a luci rosse della donna. Su questo aspetto si attende ancora chiarezza. Un episodio condannato sin dal primo momento, dal sindaco Ciro Buonajuto. «La scelta di avviare la procedura di licenziamento è stata presa dalla commissione disciplinare - dice il sindaco a poche ore dal verdetto - Credo che sia stata la scelta più naturale a conclusone del procedimento». La questione però non finisce qui. Al netto di possibili ricorsi dell'ormai ex dipendente, infatti, anche la magistratura ha acceso i riflettori sulla vicenda e sul caso, avviando un'inchiesta. Tra l'altro, sarebbe venuto fuori anche il sospetto che nell'ufficio Cimitero fosse in atto una compravendita abusiva di loculi. Per far luce su questo aspetto l'amministrazione comunale ha già azzerato lo staff è ha avviato un'indagine.
 

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Il Mattino