«Escursione studio» dei geologi italiani nella Solfatara | Guarda

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POZZUOLI. Nell'ambito del congresso nazionale dei geologi italiani, che ha vuto inizio giovedì a Napoli e si concluderà quest'oggi, una delegazione guidata...

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POZZUOLI. Nell'ambito del congresso nazionale dei geologi italiani, che ha vuto inizio giovedì a Napoli e si concluderà quest'oggi, una delegazione guidata dal professor Vincenzo Morra del dipartimento di scienze della Terra, dell'ambiente e delle risorse dell'Università Federico II° ha effettuato un "escursione studio" nel vulcano Solfatara. Un vero e proprio approfondimento dal vivo riguardante le tematiche relative al bradisismo e all'evoluzione geofisica del territorio dei Campi Flegrei. Dal monitoraggio dei getti di vapore delle fumarole più importanti e significative quali quella della Bocca Grande e quella Giovane a quelle minori presenti su tutto il profilo del vulcano che sovrasta il cratere. Nonché il monitoraggio della fangaia, la pozza ribollente che si trova al centro del vulcano.

 


"Abbiamo fatto piccole dimostrazioni per tutti i colleghi geologi che sono intervenuti in questa tre giorni di convegno - ha affermato il professor Morra -. Il motivo della visita alla Solfatara ha avuto lo scopo di spiegare e vedere da vicino l'attività vulcanica dei Campi Flegrei. Abbiamo spiegato e discusso dell'importanza dell'attività e del ruolo del geologo in quest'ambito. Con un termometro abbiamo misurato la temperatura che si percepisce a pochi centimetri di profondità. Inoltre, abbiamo anche informato che il tipo di monitoraggio che insiste nell'area flegrea è di eccellenza mondiale e continuo: tutto ciò per tranquillizzare la popolazione. A cui bisogna dire che si vive con un vulcano attivo con un sistema di allerta che ora è passato al giallo". Presenti quest'oggi nella Solfatara decine di televisioni e giornalisti stranieri provenienti da tutto il mondo. Inoltre, Rai Radiouno ha trasmesso a partire dalla ore 14 in diretta sui social dal supervulcano dei Campi Flegrei con un botta e risposta tra i radioascoltatori e i geologi presenti.   Leggi l'articolo completo su
Il Mattino