SORRENTO. Decreto di giudizio immediato, a processo i due giovani casertani accusati di aver stuprato una turista americana in un locale della penisola sorrentina. Giovedì...
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Lo scorso luglio, la giovane statunitense denunciò ai carabinieri di aver subito una doppia violenza sessuale dai due ragazzi. Era la notte tra il 27 e il 28 luglio scorsi, quando Jenna – in compagnia di un’amica – era in un locale di Sorrento. Secondo il suo racconto, in gran parte confermato anche dalle immagini registrate dalle telecamere dell’antibagno, Franchini e Capece avrebbero trascinato due volte – in due episodi distinti – la giovane nella toilette della discoteca, consumando altrettanti rapporti sessuali «non consenzienti» come affermato anche dalla stessa Jenna sia in sede di denuncia che di incidente probatorio a ottobre scorso.
Secondo il pubblico ministero Mariangela Magariello della Procura di Torre Annunziata, che ha coordinato le indagini, dopo essere stata trascinata due volte in bagno, Jenna sarebbe stata costretta ad un primo rapporto sessuale con Franchini e, successivamente alla presenza di entrambi, anche con Capece. Circostanze ribadite dalla ragazza, che hanno spinto uno dei due giovani riconosciuti dalla 25enne a versare una cospicua somma di denaro come anticipo del risarcimento dei danni, mossa che ha spinto l’ufficio gip di Torre Annunziata a concedere i domiciliari dopo quattro mesi di reclusione in carcere.
La prima udienza del processo servirà solamente a smistare ad altro giudice il fascicolo, poiché il gup Elena Conte è stata «promossa» in Corte d’Appello a Napoli e non potrà seguire il procedimento. «Ci siamo riservati – afferma l’avvocato Ausiello – ma è quasi certo che ci costituiremo anche parte civile al processo, poiché questa è la volontà di Jenna».
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Il Mattino