Ha patteggiato la pena a 4 anni di reclusione il 60enne Antonio Bruscella, imputato nel procedimento sull'esplosione nella fabbrica di fuochi d'artificio di Modugno...
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Nel procedimento erano costituite parti civili più di trenta persone, tra mogli, figli e genitori delle vittime. Stando alle indagini della Procura di Bari, coordinate dai pm Grazia Errede e Domenico Minardi, l'esplosione fu causata da una eccessiva quantità di polvere da sparo e dall'utilizzo di utensili non idonei a tagliare sostanze esplodenti. Sono state anche accertate numerose violazioni alle norme sulla sicurezza, come il mancato utilizzo di indumenti ignifughi.
Nell'esplosione morirono il fratello dell'imputato, Vincenzo Bruscella, e il nipote Michele, (entrambi titolari della fabbrica insieme con Antonio Bruscella), il cognato Vincenzo Armenise, il cugino Michele Pellicani, lo studente 20enne di Napoli Riccardo Postiglione, che era lì quel giorno perché stava lavorando ad un sistema elettronico di fuochi musicali, gli amici e collaboratori Giuseppe Pellegrino e Vincenzo Di Chirico e gli operai Banga Harbaajan, Nigah Kumar e Merja Saimir.
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Il Mattino