«Il ruolo del parlamentare: suo figlio fu assunto ricambiò con consulenze»

«Il ruolo del parlamentare: suo figlio fu assunto ricambiò con consulenze»
Affidamento di incarichi professionali per circa 10mila euro per ricambiare un favore fatto al figlio. È quanto ipotizza la Dda di Napoli nei confronti di Lorenzo Diana, ex...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Affidamento di incarichi professionali per circa 10mila euro per ricambiare un favore fatto al figlio. È quanto ipotizza la Dda di Napoli nei confronti di Lorenzo Diana, ex senatore e presidente del Caan (Centro agro alimentare di Napoli) e dell'avvocato Manolo Iengo, sostituto procuratore federale della Figc.




Secondo quanto emerso nell'ambito delle indagini sulle opere di metanizzazione in provincia di Caserta, lo scorso dicembre Iengo, attraverso la dirigenza della squadra Nerostellati Frattese di Frattamaggiore (Napoli), militante in serie D, avrebbe procurato a Diana una falsa attestazione da cui risultava che il figlio di Diana, Daniele, aveva svolto attività di collaboratore tecnico organizzativo in seno alla società sportiva, finalizzata all'ammissione a un corso per dirigenti sportivi organizzato dalla Figc e propedeutico all'iscrizione del giovane a un master della Fifa.





Secondo gli investigatori, Diana, per ricambiare il favore, nella sua qualità di presidente del cda del Caan avrebbe affidato con propria delibera incarichi professionali a Iengo per circa 10mila euro. Entrambi sono destinatari di un'ordinanza applicativa del divieto di dimora nella regione Campania, emessa dal gip di Napoli su richiesta della direzione distrettuale antimafia partenopea.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino