«Dialogando con Domenico Jervolino. Fenomenologia della vita morale: una filosofia per il Mediterraneo?». È questo il tema del convegno che si terrà,...
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Dopo i saluti di Edoardo Massimilla, direttore del Dipartimento per gli Studi umanistici dell’Università Federico II, e di Padre Pino Di Luccio, decano della Sezione San Luigi, interverranno Donatella Abignente, docente di Morale Fondamentale presso la Facoltà Teologica; Lorenzo Altieri, che ha conseguito un dottorato in Histoire de la Philosophie in cotutela con l’Università Sorbona di Parigi e un post-dottorato in Semiotica all’Istituto di Scienze Umane di Firenze; Angelo Bottone, che si è laureato sotto la direzione di Jervolino con una tesi dal titolo “Newman e Wittgenstein sulla certezza”; Francesco De Carolis, dottore di ricerche in Scienze Filosofiche, collaboratore della cattedra di filosofia del linguaggio dell’Università “Federico II”; Giacomo Losito, borsista dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici con un dottorato di ricerca in Filosofia dell’Università italiana e in Storia delle religioni alla Sorbona; il gesuita Emanuele Iula, docente di etica e di mediazione dei conflitti presso la Facoltà Teologica; Giuseppe Martini, psicoanalista della Società psicoanalitica Italiana e primario psichiatra; Aldo Meccariello, docente di filosofia e storia nei licei statali; Rocco Pititto, già professore di Filosofia del Linguaggio e di Filosofia della Mente all’Università Federico II. A presiedere i lavori sarà il professore Pasquale Colella, direttore della rivista “Il tetto”.
Raccontare gli incontri, i confronti e i percorsi di Domenico Jervolino significa rifare i conti con alcuni dei protagonisti della filosofia tra Otto e Novecento. John Newman, Maurice Blondel, Pietro Piovani, Pierre Thévenaz, Emmanuel Mounier, Paul Ricœur, Jan Patocka, Enrique Dussel. Sono stati questi i personaggi che in misura e in tempi diversi hanno costituito il perimetro degli interessi speculativi più prossimi di Domenico Jervolino. È nel riferimento costante a questi personaggi, diventati oggetto di studio e di riflessione, che si è sviluppata nel filosofo napoletano una ermeneutica della vita morale, che ha trovato lo sbocco in una filosofia della traduzione, intesa come incontro delle culture e scambio di memorie. L’impresa filosofica di Domenico Jervolino è rimasta incompiuta, non prima, però, di aver individuato il tema dell’altro come cifra dell’esistenza e atto costitutivo della vita morale degli individui e delle società. Professore di Filosofia del Linguaggio e di Filosofia Teoretica alla Federico II, filosofo impegnato nella politica e studioso dei processi storici, Domenico Jervolino ha interpretato il suo ruolo di intellettuale impegnandosi in prima persona nelle lotte degli uomini per la loro liberazione. I diversi interventi, proposti dai relatori a convegno, costituiranno una specie di mappa dei suoi interessi di studio, la cui molteplicità rivela l’irrequietezza, o l’inquietudine, di uno studioso attento a comprendere i fenomeni sociali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino