Fascismo e neonazismo, blitz a Napoli e in altre città di Italia: indagati 26 sovversivi dell'ordine di Hagal

Fascismo e neonazismo, blitz a Napoli e in altre città di Italia: indagati 26 sovversivi dell'ordine di Hagal
Blitz della Digos contro associazioni sovversive di estrema destra, a Napoli e in altre città d’Italia. Associazione sovversiva di matrice neonazista e...

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Blitz della Digos contro associazioni sovversive di estrema destra, a Napoli e in altre città d’Italia. Associazione sovversiva di matrice neonazista e suprematista è l’accusa mossa contro 26 indagati

Le perquisizioni, che interessano le province di Napoli, Caserta, Avellino, Siena, Roma, Torino, Ragusa, Lecce e Ferrara, sono eseguite dalla Digos con la collaborazione del servizio della polizia postale e delle comunicazioni. 

Soggetti a vario titolo legati al sedicente Ordine di Hagal: sono questi i punti di contatto che coinvolgono i 26 soggetti perquisiti dalla Procura di Napoli, nel corso di una indagine per presunta eversione di stampo neonazista e suprematista. La negazione della shoah, il riferimento alla superiorità della razza, ma anche l’addestramento militare e la formazione ideologica. Sono questi i punti che venivano veicolati, tramite whatsapp e telegram, da aderenti al gruppo suprematista, in stretti rapporti con cellule neonaziste ucraine. Sono legati al “battaglione di Adobe”, “misanthropic division” “centuria”, “pravi sector”. 

Stando a quanto emerso dalla semplice lettura del sito Ordine di Hagal, si scopre il rifiuto della politica vaccinale: «Il vaccino - si legge - è una terapia genica…». Le prese di posizione «no vax» presenti sul sito internet dell'Ordine di Hagal, venivano utilizzate come «richiamo» per avvicinare proseliti alla causa nazista e negazionista. È uno degli elementi che emergono dall'inchiesta sull'associazione neonazista. Le persone ritenute dagli inquirenti a capo del gruppo sono Maurizio Ammendola e Michele Rinaldi, rispettivamente di 40 e 46 anni, presidente e vice presidente dell'Ordine di Hagal ai quali viene contestato anche il possesso di armi. Complessivamente sono circa una quindicina gli indagati. 

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Il Mattino