Opere pubbliche: la fase due non accelera. Niente sprint nei principali cantieri della città, molti dei quali sono ancora al palo. Se gli operai hanno ripreso a spicconare...
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Ogni cantiere ha i suoi problemi. A Scampia, per esempio, fulcro di due opere cruciali a inizio 2020, i lavori non sono materialmente ricominciati. «Per quanto riguarda l'Università dice Apostolos Paipais, presidente della Municipalità 8 ho chiesto un incontro col Ministro Manfredi: bisogna evitare che l'aumento dei costi per gli adempimenti alla sicurezza facciano slittare l'inaugurazione per il prossimo anno accademico. Anche alla vela l'abbattimento è fermo». E dall'interno del cantiere filtrano richieste di aumento dei costi. Tutto fermo in piazza Mercato e cantiere abbandonato. In pieno lockdown qualcuno qui aveva messo la mascherina sul muso delle Sfingi. Passato quasi un mese, di operai non se ne vedono: «I lavori non sono ripresi e il cantiere è senza controllo - racconta Giuseppe Brandolini, consigliere della II Municipalità I - pochi commercianti rimasti riapriranno in trappola». I lavori in Corso Vittorio Emanuele, snodo essenziale del traffico, sono ripartiti ieri mattina, dopo problematiche legate al clima e ai dpi spiegano
La musica qui è diversa, anche se non del tutto. Si è ripartiti alla metro di Duomo. Il cantiere della Linea 6 di Monte di Dio è riaperto ma vuoto, e al Plebiscito le operazioni non sono intensissime. Altrove si lavora: «Per l'ascensore di Monte Echia - dice Francesco De Giovanni, presidente della Municipalità 1 - i lavori sono ripresi. A fine anno dovrebbe essere tutto pronto, e sarebbe una grande vittoria per la zona. Dal 18 maggio ci verrà poi chiesto da Hitachi di chiudere di nuovo Arco Mirelli per un mese, per concludere le lavorazioni ai sottoservizi. Si lavora, ma non al ritmo di prima, a Monte di Dio e al Plebiscito».
Governo e Regione avevano sbloccato a metà aprile i codici Ateco per le lavorazioni dei cantieri legati alle infrastrutture, ma non quelli per restauro e riqualificazione, riammessi dal 4 maggio. «Nei due casi di Scampia i lavori potevano ripartire dal 4, come secondo l'ordinanza - prosegue Piscopo - ma i cantieri sono riaperti. Per l'Università, completate le sanificazioni, si stanno disponendo i dispositivi di distanziamento sociale. Per la vela, la sanificazione è partita lunedì e stanno tornando le maestranze da fuori Napoli. Appena terminato l'iter, riprenderanno i lavori. Lotto 1 e 2 dei cantieri Unesco sono ripartiti, e a piazza Mercato si avvierà la sanificazione domani. In tutti cantieri sono aumentate le richieste economiche. L'adeguamento ai protocolli sanitari richiede costi aggiuntivi legati non solo alla dotazione dei dpi: per esempio, si devono approntare più mense, bisogna cambiare orari di lavoro per ridurre le presenze nei singoli turni». Il Covid, insomma, complica l'iter burocratico. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino