Fase 2 a Napoli, riapre il cimitero di Poggioreale ma è scontro: «Nessuna sanificazione»

Fase 2 a Napoli, riapre il cimitero di Poggioreale ma è scontro: «Nessuna sanificazione»
L'assalto ai cimiteri e ai parchi cittadini non c'è stato, anzi poca gente soprattutto nei cimiteri fatta eccezione per quello di Fuorigrotta dove un po' di...

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L'assalto ai cimiteri e ai parchi cittadini non c'è stato, anzi poca gente soprattutto nei cimiteri fatta eccezione per quello di Fuorigrotta dove un po' di folla c'era ma il cancello non si è mai aperto. Ad aprirsi invece è stata l'ennesima polemica con il Comune fatta da Cisl, Uil e Csa rispettivamente con Agostino Anselmi, Annibale De Bisogno e Francesca Pinto che hanno effettuato un sopralluogo sia nei parchi che nei cimiteri. A Fuorigrotta cancelli chiusi perché non è stata effettuata la sanificazione - questo fanno sapere da Palazzo San Giacomo - ma il riferimento con ogni probabilità non è al sito, ma agli uffici dei lavoratori. Tant'è dove invece i cimiteri erano aperti non c'è stata l'affluenza attesa.

 
A Poggioreale tombe disadorne e abbandonate ed erbacce ovunque hanno reso il cimitero ancora più triste. Una condizione che non è sfuggita al sindacato Efi - acronimo che sta per Eccellenza funeraria italiana - che ha manifestato grande preoccupazione: «Erbacce ovunque, persino tra il basolato ormai reso scivoloso e potenzialmente pericoloso. Viali in condizione di totale abbandono e sporcizia. Una situazione degradante agli occhi e che desta perplessità anche sulle sanificazioni nel cimitero previste per contenere l'epidemia Covid-19. Chiederemo immediatamente conto al vicesindaco Enrico Panini e agli assessori competenti se e in che modo il cimitero di Poggioreale sia stato sanificato in questo periodo, con quale frequenza e se immediatamente prima di questa riapertura in occasione della cosiddetta Fase 2». Questo il j'accuse di Carmelo Pezzino, responsabile della segreteria nazionale, e Gennaro Tammaro, rappresentante campano dell'Efi. Situazione difficile un po' ovunque e occhi puntati sulla sanificazione, non sono tanti quelli che si fidano, anche nel cimitero di Secondigliano i lavoratori hanno paura del contagio. I loro uffici sono degradati, vecchi e oggettivamente indegni della terza città d'Italia.
 

Stesso discorso vale per buona parte dei parchi cittadini dove non ci sono stati assembramenti né criticità se non quella del degrado. Che non ha risparmiato nemmeno la Villa Comunale. Ad aprire i cancelli ieri 13 parchi comunali a cui in questi giorni si aggiungeranno man mano altri spazi su disposizione delle singole Municipalità. A gestire i flussi dei napoletani la Polizia municipale. I parchi in questa prima fase di riapertura sono fruibili dalle ore 8 alle 15.30. L'assessore con delega al Verde Luigi Felaco cerca di farsi coraggio. «Al momento non abbiamo registrato criticità quali la presenza di comitive e di assembramenti - spiega - ma immaginiamo che nel prossimo fine settimana ci possa essere una maggiore presenza di cittadini». Come previsto dal Dpcm del premier Giuseppe Conte, all'interno dei parchi sono interdette le aree gioco per i bambini. Nei prossimi giorni il Comune intensificherà il programma di manutenzione del verde «vista anche la forte ripresa vegetativa essendo ormai piena primavera».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino