Fase 3 a Napoli, torna la movida insanguinata al Vomero: maxirissa ai baretti di via Falcone

Fase 3 a Napoli, torna la movida insanguinata al Vomero: maxirissa ai baretti di via Falcone
Allarme era e allarme resta nelle notti agitate del fine settimana a Napoli. L’ultima conferma arriva dal bollettino di una movida agitata, irrequieta e insofferente a tutti...

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Allarme era e allarme resta nelle notti agitate del fine settimana a Napoli. L’ultima conferma arriva dal bollettino di una movida agitata, irrequieta e insofferente a tutti i controlli, che va oltre ogni tollerabile soglia di accettazione. E, ancora una volta, è il Vomero a fare tristemente notizia: una maxirissa è esplosa nel cuore della notte in via Aniello Falcone, quando ormai tutti i bar e locali stavano per abbassare le saracinesche. E se il dramma non è sfociato in tragedia lo si deve ad un caso provvidenziale: la presenza di una pattuglia della Polizia municipale, con due agenti che sono riusciti a fronteggiare un gruppo di oltre quindici persone, la metà delle quali se le stavano dando di santa ragione. Le tracce di sangue sull’asfalto, all’alba, insieme ai vetri mandati in frantumi di un paio di macchine parcheggiate a margine del marciapiede, testimoniano la gravità dell’accaduto. Quella tra venerdì e sabato è stata però anche una notte di serrati controlli e di sanzioni, sempre al Vomero. Procediamo con ordine, partendo dalla rissa.


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BANDE RIVALI
La violenza esplode, improvvisamente, pochi minuti prima delle due di notte. Siamo in via Aniello Falcone, all’altezza dell’incrocio con calata San Francesco: è qui che stazionano ancora alcune comitive di giovani, mentre i titolari dei locali diligentemente osservano le disposizioni emanate dal presidente della Regione De Luca e hanno già calato - o stanno per abbassare - le saracinesche. Il sonno dei residenti viene interrotto da urla, rumore di bottiglie che rotolano e si rompono: due gruppi di ragazzi si stanno scontrando in un corpo a corpo che presto si trasforma e degenera in rissa violentissima. Mentre c’è chi fugge e chi tenta di fare da paciere una decina di giovani continua a darsela di santa ragione: e c’è anche chi viene ferito a colpi di bottiglie brandite a mo’ di coltello. Sembra di assistere a una delle scene di un film che racconta di come si fronteggiano le bande del Bronx o di Città del Messico.

L’INTERVENTO E LA FUGA
Mentre nella zona dilaga il panico, provvidenziale risulta l’intervento di due agenti della Unità operativa Vomero della Polizia municipale, agli ordini del capitano Gaetano Frattini, che per tutta la serata hanno garantito il piano previsto dal comandante Ciro Esposito. Armati di buona volontà e di coraggio, i due agenti - che stavano ancora terminando alcuni controlli in zona sui ciclomotori - riusciranno a evitare che da quella rissa scaturiscano conseguenze pesantissime. Alla vista delle divise i “contendenti” si danno alla fuga, compresi almeno un paio di giovani feriti e che perdono sangue. Impossibile fronteggiare quella massa umana bloccando i facinorosi. Indagini in corso anche negli ospedali per verificare se tra la notte e l’alba qualcuno si sia fatto medicare ai pronto soccorso. Fatto sta che sull’asfalto, dinanzi ad una tabaccheria, restano i segni di questa nuova notte di alcol e follia: numerose tracce di sangue e i vetri rotti di bottiglie e dei lunotti posteriori di un paio di auto in sosta.

LE SANZIONI

Nelle ore precedenti agli scontri la Municipale aveva sanzionato sette giovani per consumo di alcolici lungo la strada: tre proprio in via Aniello Falcone, due in via Morghen, uno in via Tito Angelini. Sanzionato un locale che vendeva birre da asporto, sempre ad Aniello Falcone, e identificato - e poi riconsegnato ai genitori - un 17enne che beveva sostanze alcoliche. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino