Fase due in Campania, Napoli riaccende i forni: «Pizza, mascherine e amuchina: ripartiamo così»

Fase due in Campania, Napoli riaccende i forni: «Pizza, mascherine e amuchina: ripartiamo così»
«Questo è un giorno storico per noi: finalmente ripartiamo». Con queste parole Pietro Rinaldi, titolare di Pizza Social Lab a Fuorigrotta, commenta...

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«Questo è un giorno storico per noi: finalmente ripartiamo». Con queste parole Pietro Rinaldi, titolare di Pizza Social Lab a Fuorigrotta, commenta l'emozione di questo lunedì 27 aprile. Una data importante che segna la ripartenza di decine di piccole e grandi attività del comparto food, fermo da ormai due mesi. Settimane delicate che hanno provocato non pochi danni agli imprenditori che adesso, grazie al cibo d'asporto, potranno “riaccendere i motori”.


«Dobbiamo far ripartire una macchina ferma da troppo tempo – prosegue Rinaldi – e che adesso deve tornare a macinare chilometri. Abbiamo i nostri piazzaioli, i cuochi e i ragazzi di sala che fremono per ripartire. Hanno aspettato questo momento dall'inizio del mese scorso e adesso sono pronti per questa nuova sfida. In questa fase sappiamo che sarà difficile avere tante ordinazioni, ma contiamo sulla loro continuità. Sarà tutto diverso, ma non vogliamo arrenderci e non possiamo sbagliare. Un solo errore costerebbe caro a noi ed a tutti quelli che fanno il nostro lavoro. Dobbiamo tornare in campo per guadagnarci nuova fiducia da parte dei clienti, con sacrificio e lavoro».
 
Proprio il problema della diffidenza della clientela, sembra essere il nodo più grande da sciogliere. La paura di entrare in contatto con gli operatori è tanta ed è stata già riscontrata dai gestori del locale.

«Vediamo che la gente teme il contatto – conclude Rinaldi – ed è proprio da qui che dobbiamo ripartire. Sanificazioni, mascherine e guanti saranno la base su cui costruiremo il futuro anche quando sarà tutto passato. Abbiamo affrontato un periodo difficile che non dimenticheremo mai più e che ci rende tutti responsabili. Il covid ci ha resi attenti alla salvaguardia della salute a cui ormai baderemo in maniera maniacale. Da qui riparte la nostra avventura per un futuro sereno che speriamo torni presto».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino