«Sono stato fatto fuori da squallidi personaggi»: è il durissimo j'accuse di Luigi De Biase, storico dirigente del comune di Marano sospeso dal servizio...
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Il funzionario comunale, al termine dell'iter disciplinare sotto la gestione dei commissari straordinari, è stato sospeso dal servizio con un provvedimento che avrà efficacia fino a quando non sarà archiviato il processo penale, al momento ancora alle battute iniziali. «Sono vittima di una clamorosa ingiustizia - spiega De Biase - e per questo ho scritto una lettera ai consiglieri. Sono stato sospeso dal servizio per un presunto reato che avrei commesso da privato cittadino. Per tale tipo di reato, tra l'altro, non è prevista alcun tipo di sanzione disciplinare». De Biase, per circa 30 anni al vertice della macchina amministrativa, è un fiume in piena: «Sono l'unico dipendente del Comune, tra i rinviati a giudizio, ad essere stato sospeso. Ed è forse l'unico caso in Italia per una simile ipotesi di reato. Mi rammarica soprattutto il silenzio dei commissari e degli attuali amministratori. Non posso non evidenziare che miei colleghi, al centro di analoghe indagini, sono tutti al loro posto, mentre altri sono stati addirittura premiati».
Il riferimento è alla nomina del capitano Maria Silvia De Luca, rinviata a giudizio nell'ambito di un processo sul comune di Arzano, a capo del comando della polizia municipale. La vicenda De Biase sarà uno degli argomenti della seduta consiliare domani. Prima della discussione in aula, però, a dire la sua è l'assessore al personale Paolo D'Alterio: «Non ho mai ricevuto alcuna documentazione sulla questione sollevata da De Biase - spiega l'assessore - il dirigente mi faccia pervenire le sue considerazioni e le vaglieremo. Quanto al caso De Luca, non ritengo via sia alcun nesso: il capitano è a giudizio per fatti che sarebbero avvenuti in un altro ente. Il caso di De Biase è più delicato». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino