Favole al telefono, il progetto nelle scuole per conservare la memoria dei nonni

L’iniziativa a Portici

La foto di gruppo in classe
Nonni e nipoti costruiscono memoria con il progetto Favole al telefono, la nuova iniziativa del Comune di Portici, che tende all’educazione alla lettura e che vedrà...

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Nonni e nipoti costruiscono memoria con il progetto Favole al telefono, la nuova iniziativa del Comune di Portici, che tende all’educazione alla lettura e che vedrà protagonisti i nonni e gli alunni. 

Saranno, infatti, le nonne e i nonni ad entrare nelle classi a raccontare favole o storie della loro vita vissuta da giovani, e gli studenti, nelle vesti di scrittrici e scrittori, le riporteranno su carta e le trasformeranno in un libro che sarà disponibile in tutte le librerie d'Italia.

«Come amministrazione comunale – afferma l’assessore comunale all’Istruzione e alle Politiche di Educazione alla Lettura Luca Manzo - abbiamo voluto fortemente realizzare questo progetto in tutti gli istituti comprensivi di Portici per valorizzare il ruolo dei nonni che sono il pilastro della nostra comunità e un grande sostegno alla genitorialità». 

L’obiettivo è quello di preservare la memoria collettiva, tornare al racconto orale in un mondo sempre più virtuale e promuovere il dialogo tra generazioni.

«In contrapposizione al cosiddetto istantismo, fatto di degenerazione del carpe diem, di selfie che saranno cestinati, di storie che svaniscono dopo un giorno, di cancellazione della storia - aggiunge Manzo -, promuoveremo incontri in presenza e in ogni caso narrazioni orali. Alla fiction contrapporremo la vita vissuta per davvero». 

Manzo si dice infine «molto orgoglioso del progetto e contento perché è stato accolto con entusiasmo da tutti i dirigenti scolastici e dagli insegnanti referenti». Un progetto che si pone in continuità con un altro progetto che ha coinvolto i giovanissimi studenti porticesi, Una Città da Favola, un volume edito da Gemma edizioni che raccoglie una serie di racconti scritti dagli alunni degli istituti comprensivi di Portici e ambientati presso alcuni presidi storici della città. Grazie a iniziative come questa, la cittadina ai piedi del Vesuvio è stata già insignita della qualifica “Città che Legge” dal Ministero della Cultura che, in accordo con l’Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani, promuove e valorizza tutte le amministrazioni comunali che svolgono con continuità, sul proprio territorio, politiche pubbliche di promozione della lettura.

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Il Mattino