Napoli. Favori a imprenditore, gip indagato per corruzione

Napoli. Favori a imprenditore, gip indagato per corruzione
Avrebbe ottenuto la ristrutturazione del centro estetico della moglie, in cambio dell'adozione di alcuni provvedimenti ritenuti sospetti, in favore del gruppo imprenditoriale...

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Avrebbe ottenuto la ristrutturazione del centro estetico della moglie, in cambio dell'adozione di alcuni provvedimenti ritenuti sospetti, in favore del gruppo imprenditoriale che fa capo alla famiglia Ragosta. Eccola l'ipotesi che ha spinto la Procura di Roma a mandare gli uomini della Guardia di Finanza a casa e nell'ufficio del giudice per le indagini preliminari Alberto Capuano. Un sopralluogo durato diverse ore, lì al quattordicesimo piano della Torre b del Tribunale di Napoli, con gli uomini della finanza che hanno portato via faldoni di documenti, ma anche supporti informatici.








Corruzione è l'accusa ipotizzata nei confronti del magistrato napoletano, nell'ambito di una vicenda investigativa nata a Napoli e trasmessa alla Procura di Roma, titolare dei fascicoli che vedono coinvolte le toghe del distretto partenopeo. Si parte dalle indagini condotte a Napoli sul gruppo imprenditoriale dei Ragosta.



Ricordate l'estate del 2012? Arrivano arresti e sequestri nei confronti degli esponenti di una famiglia impegnata nel commercio di materiale ferroso, ma evolutasi da un punto di vista imprenditoriale anche nel settore della ricezione alberghiera e della ristorazione. Stando a quanto emerge dal decreto di perquisizione, Capuano avrebbe adottato provvedimenti ritenuti «errati» o comunque sospetti, perché avrebbero favorito i Ragosta, in materia di misure personali e reali.



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