Napoli: fede e tradizione nei Quartieri Spagnoli, torna la processione di Santa Rita

Napoli: fede e tradizione nei Quartieri Spagnoli, torna la processione di Santa Rita
Il culto di Santa Rita è uno dei più radicati ai Quartieri Spagnoli. Tradizione e fede per la Santa diventata compatrona della città con l'amato...

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Il culto di Santa Rita è uno dei più radicati ai Quartieri Spagnoli. Tradizione e fede per la Santa diventata compatrona della città con l'amato San Gennaro dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Dopo decenni di stop, e per il secondo anno consecutivo, la Processione di Santa Rita torna a colorare i Quartieri. Domenica 26 maggio alle 17.30 la Statua di Santa Rita, realizzata nell'800 e la prima in Sud Italia a rappresentare la Santa, sfilerà per le vie cittadine (inclusa la centrale via Toledo) per poi tornare nella Chiesa di Santa Rita alla Speranzella. La Solenne Processione del Simulacro sarà presieduta da Don Giuseppe Tufo, direttore dell'Ufficio Diocesano Arciconfraternite di Napoli, e sarà accompagnata dalle Reali Arciconfraternite partenopee, di Portici e di Ercolano.

«Aver riportato per le nostre strade la Processione – spiega il cavalier Fabio Aimone, Superiore della Reale Arciconfraternita del Ss. Rosario in Santa Rita alla Speranzella a Toledo – è un'enorme soddisfazione. Il culto di Santa Rita è sempre stato molto sentito tra gli abitanti dei Quartieri Spagnoli, anche quando dall'80 e fino allo scorso anno si è interrotto. Oltre alla fede, Santa Rita è custode di una storia importante che affonda le sue radici nel '700 e che vogliamo restituire, in quanto ricchezza assoluta, alla città. Tutto ciò in linea con il direttore dell'ufficio Diocesano Arciconfraternite di Napoli don Giuseppe Tufo».

L'evento si inserisce nel più ampio programma di celebrazioni per festeggiare Santa Rita da Cascia, che si concluderanno il 30 maggio con la celebrazione della Santa Messa presieduta da padre Jonas Gianneo. Rientra inoltre nell'ormai solida platea di eventi realizzati delle Arciconfraternite napoletane, che ormai da mesi con iniziative che coniugano cultura, fede e presenza sul territorio campano stanno rinnovando il loro impegno per la società attraverso un modo attivo di intendere la loro missione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino