«Un accordo di portata storica quello che la Federico II ha sottoscritto oggi con la FAO. Un Memorandum of Understanding per il sostegno alle politiche volte a una...
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«La FAO e l'Università condividono obiettivi comuni nel promuovere l'agricoltura sostenibile, affrontare le sfide del cambiamento climatico e contribuire attivamente al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Con questo accordo, la FAO e l'Università dichiarano la loro intenzione di lavorare insieme per promuovere il trasferimento di conoscenze, innovazione e tecnologie per sistemi agroalimentari resilienti e sostenibili», ha dichiarato Qu Dongyu.
Nei prossimi anni la FAO e la Federico II condivideranno progetti e percorsi per rispondere agli obiettivi dell'agenda strategica dell’Organizzazione Mondiale, e si faranno promotori di azioni concrete per la sicurezza alimentare e la salute del pianeta.
Alla firma dell’accordo erano presenti Danilo Ercolini, Direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II e Direttore Scientifico della Fondazione Agritech, Marco Pacini, Direttore di Agritech- Centro Nazionale di Ricerca per le Tecnologie dell’Agricoltura, Maurizio Martina, Vicedirettore FAO, Bruno Archi, Ambasciatore dell’Italia presso la FAO, e Ismahane Elouafi, Chief Scientist.
La Federico II lavorerà insieme ai tecnici della FAO, e in particolare al Dipartimento dell’Innovazione, per la stesura e la realizzazione degli accordi attuativi, in continuità alle collaborazioni già avviate.
Tra le prime azioni della Federico II, l’interazione tra gli studenti del corso di studi magistrale in Sustainable Food System e la FAO. Sarà programmata, ad integrazione di attività formative, la loro partecipazione a eventi o a seminari sullo sviluppo sostenibile e sugli obiettivi dell’agenda FAO presso la sede di Roma dell’Organizzazione Mondiale.
Per quanto riguarda il Centro Agritech, dopo la firma dell’accordo che avverrà nei prossimi mesi, come previsto nella lettera d’intenti firmata oggi, le azioni partiranno dall’agenda strategica della FAO. Si selezioneranno le linee di attività più coerenti con quelle di Agritech e si farà un memorandum understanding per partire con accordi attuativi di attività ritenute prioritarie e progetti di ricerca.
«Ci auguriamo che in futuro questa partnership possa essere foriera di ulteriori finanziamenti per Agritech a livello internazionale sempre con l’obiettivo di contribuire alla realizzazione degli obiettivi dello sviluppo sostenibile», afferma Danilo Ercolini.
La collaborazione tra i due Enti si rafforza per le grandi competenze in vari campi delle scienze della Federico II, la più antica università laica al mondo, Ateneo generalista, con un Dipartimento di Agraria tra i più innovativi, le cui attività di ricerca e di insegnamento si concentrano su aree di rilevanza mondiale, quali, ad esempio, la produttività sostenibile, la promozione della resilienza ai cambiamenti climatici, lo sviluppo sostenibile delle aree marginali, Dipartimento che ha dato anche vita a un nuovo corso internazionale di Master of Science in Sustainable Food Systems per la formazione di manager della sostenibilità per il business agroalimentare e all’Agritech Academy. L'Università Federico II è pure l’ente promotore del Centro Nazionale Agritech per lo sviluppo delle Nuove Tecnologie in Agricoltura ed è responsabile dell’HUB nazionale che avrà sede a Napoli; progetto che vale circa 350 milioni di euro di cui 320 milioni a carico del Pnrr: un finanziamento senza precedenti per la ricerca in agri-food. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino