Festa della donna 2022: l'ordine dei giornalisti della Campania lancia un sondaggio-studio sulla «Motherhood penalty»

Festa della donna 2022: l'ordine dei giornalisti della Campania lancia un sondaggio-studio sulla «Motherhood penalty»
«Il diritto di lavorare degnamente e con rispetto anche se si diventa madri è la prima istanza pacifista in tutta la storia delle rivoluzioni, culturali e lavorista....

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«Il diritto di lavorare degnamente e con rispetto anche se si diventa madri è la prima istanza pacifista in tutta la storia delle rivoluzioni, culturali e lavorista. È partita dalle donne, ma si concretizza in tutti i settori. Questa, è la volta del giornalismo». Così il presidente dell'ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, presenta il sondaggio-studio promosso dalla commissione pari opportunità sul “Mortherhood Penalty”.

E lo fa oggi, 8 marzo, giorno in cui si ricorda la morte delle 123 operaie nell'incendio di una fabbrica di New York nel 1911 e si celebra anche l'onore alla resistenza delle donne ucraine: madri che combattono o mettono a riparo i figli. Ed è in nome della pace e della libertà di scelta delle donne che la commissione pari opportunità dell'ordine dei giornalisti della Campania - come primo atto, dopo l'insediamento - ha realizzato una indagine che vuole essere un primo strumento di conoscenza e poi di analisi circa le ricadute sul lavoro legate alla libera scelta di vivere la maternità (anche adottiva).

Si tratta di una ricerca sul fenomeno «motherhood penalty», letteralmente «pena di maternità», un complesso di condizioni sfavorevoli per le donne (giornaliste) che decidono di avere un figlio. Dai contributi che giungeranno si proverà a tracciare un quadro di contesto legato al clima di pressione, all'instabilità e al senso di colpa in tutte quelle donne che pur volendo una gravidanza - consapevoli di queste conseguenze - ci rinunciano. Da un primo sondaggio esplorativo è emerso che ci sono casi nei quali la maternità ha portato a una penalizzazione a livello lavorativo. Al fine di giungere ad un report supportato da dati oggettivi, la commissione pari opportunità intende promuovere una campagna di sensibilizzazione sul tema e raccogliere tutte quelle segnalazioni utili.

Il questionario (che garantirà l'anonimato per coloro che lo richiederanno) consentirà di riunire gli elementi necessari per un'analisi con l'aiuto di esperti di sociologia e statistica e atenei. I dati saranno riportati in una relazione finale. Il progetto, infatti, mira all'inserimento di un articolo di tutela delle madri giornaliste nel testo unico dei doveri del giornalista. «Motherhood penalty condiziona la vita di una donna costretta a fare scelte importanti e spesso anche dolorose, come rinunciare alla maternità a causa del lavoro», spiega Titti Improta, presidente della commissione pari opportunità dell'ordine dei giornalisti della Campania.

«Ecco perché - continua - dedichiamo questa giornata alle donne e alle madri in fuga dalla guerra in Ucraina. Donne sofferenti, ma nello stesso tempo fiere e dignitose, pronte a ricostruire una vita per i loro figli, lontano dalla loro terra e dai familiari». Il sondaggio sarà divulgato nei prossimi giorni su una piattaforma online e potrà essere compilato e inviato alla Commissione che, al termine dell'analisi da parte degli esperti, pubblicherà i risultati in un documento ufficiale che sarà divulgato il 25 Novembre. La commissione pari opportunità dell'ordine dei giornalisti della Campania è composta da Titti Improta, presidente; Concita De Luca, vice presidente; Fiorella Anzano, Gabriella Bellini, Veronica Bencivenga, Maria Falco, Titti Festa, Nicole Lanzano, Nunzia Marciano, Marilù Musto, Monica Nardone, Maria Polimeno, Annamaria Riccio, Francesca Salemme, Aurora Torre, Monica Scozzafava, Maria Rosaria Vitiello, Filomena Varvo, Maria Rosaria Vitiello.

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Il Mattino