Fibrillazione atriale e sindromi coronariche acute, patologie che nonostante i sostanziali progressi compiuti negli ultimi due decenni, rappresentano ancora una delle principali...
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Ogni anno, infatti, le malattie cardiovascolari uccidono più di 4,3 milioni di persone in Europa e sono causa del 48% di tutti i decessi (54% per le donne, 43% per gli uomini). In Italia, provocano il 35% dei decessi maschili e il 43% di quelli femminili, con un impatto imponente sulla salute pubblica e sulle risorse sanitarie e economiche. Trattandosi di malattie con elevati tassi di morbilità e di mortalità, generano, infatti, elevati costi indiretti (riduzione dell’aspettativa di vita, produttiva e non), e notevoli costi diretti in termini di assistenza sanitaria. La Società europea di Cardiologia e la European Heart Network hanno calcolato un costo per l'economia dell'Ue di oltre 196 miliardi di euro all'anno. Secondo i dati più recenti, le malattie cardiovascolari sono costate nel 2006 circa 192 miliardi di euro, dovuti per il 57% (circa 110 miliardi) ai costi sanitari, per il 21% alla produttività persa e per il 22% alle cure informali (82 miliardi). Le spese sanitarie dirette ammontano a 223 euro all’anno pro capite: sono le malattie che hanno i costi economici, oltre che umani, più elevati d’Europa.
Di strategia e appropriatezza terapeutica nel trattamento del paziente con fibrillazione atriale e sindromi coronariche acute si è discusso al II Simposio Scientifico Cardiologia SUN, presso l’Aula Magna - A.O.
Il Mattino