Fico a Nisida: «Percorso giusto ma lo Stato deve arrivare prima»

Fico a Nisida: «Percorso giusto ma lo Stato deve arrivare prima»
«Una volta arrivati qui i ragazzi fanno un percorso ma lo Stato deve arrivare molto prima. Ci vuole un investimento serio e forte nei Comuni, bisogna andare fin dentro le...

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«Una volta arrivati qui i ragazzi fanno un percorso ma lo Stato deve arrivare molto prima. Ci vuole un investimento serio e forte nei Comuni, bisogna andare fin dentro le case, essere sul territorio, fare progetti di rigenerazione urbana». Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico al termine della sua visita di oggi al carcere minorile di Nisida, a Napoli. Fico ha sottolineato che ai Comuni devono essere dati i mezzi («assistenti sociali adeguati in numero rispetto alla popolazione che si serve»), ma anche la necessità di «scuole aperte a tempo pieno, campi sportivi, ogni quartiere deve avere un indice di vivibilità che significa un cinema, biblioteca, un parco pubblico, campi di calcetto, pallavolo, luoghi per stare assieme e raggiungere standard alti di vivibilità. Serve un'azione strutturata, forte, piena di passione e lungimiranza e non bisogna lavorare in modo sfilacciato ma tutti uniti per raggiungere l'obiettivo. Ci dobbiamo dare un termine, in 5 anni dobbiamo raggiungere questi risultati se non li abbiamo raggiunti è un fallimento per tutti».


Fico ha visitato il penitenziario minorile insieme al direttore Gianluca Guida e al capo dipartimento per la giustizia minorile Gemma Tuccillo e ha parlato direttamente con i giovani detenuti: «Mi hanno parlato - ha poi raccontato - di lavoro e di altri temi. C'è un percorso interiore che noi dobbiamo aiutarli a fare, dobbiamo riuscire a essere empatici con loro, anche a vedere la rabbia, la violenza, guardarli in faccia e riconoscerne i sentimenti. Questo aiuta a non sbagliare più e qui ho trovato degli operatori in gambissima e un direttore fantastico. I giovani lavorano con molta passione e dedizione e noi come Stato dobbiamo investire seriamente su questi ragazzi perché se non migliorano questi ragazzi non migliora questa società. Fanno anche un laboratorio politica molto interessante e quindi gli ho promesso di tornare e continuare i discorsi che ci siamo fatti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino