«Se il presidente De Luca è a conoscenza delle commesse che saranno assegnate nei prossimi 10 anni, noi qui siamo pronti ad ascoltarlo». Rosario Longobardi, rsu...
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«Le commesse già attribuite a Fincantieri garantiscono lavoro per i prossimi 10 anni, quindi non ci sono problemi - ha affermato De Luca – il cantiere di Castellammare è legato più alle scelte di programmazione dell’Italia e di Fincantieri, che ai rapporti internazionali». Le parole del presidente della Regione hanno avviato un confronto interno tra gli operai che attualmente sono impegnati nella costruzione di un pezzo di una grande nave da crociera. «Vogliamo capire, nero su bianco il programma della cantieristica stabiese - continua Longobardi – le parole di De Luca di preoccupano. Sembra avere più notizie di quante ne abbiamo noi che dopo anni di crisi non conosciamo ancora la nostra missione produttiva che invece è stata già assegnata agli altri impianti del gruppo».
Intanto i sindacati puntano sulle aree portuali che rientrerebbero nella zona speciale. Le zone speciali sono legate all’inclusione di Castellammare nell’Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Centrale e al decreto per il Mezzogiorno del ministro De Vincenti. «Ovviamente è chiaro che avere una intesa strategica con Saint Nazaire ci consente di dare vita a una polo cantieristico in grado di contrastare i sudcoreani che sono ormai i veri competitori sul piano mondiale - ha sottolineato De Luca -. La Corea del Sud è ora un operatore estremamente aggressivo, dinamico. Ci auguriamo che i nostri cugini francesi rinsaviscano, nel senso che non si può tollerare che la rete delle comunicazioni e diventi preda dei francesi di Vivendi poi però quando parliamo di cantieri navali diventiamo protezionisti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino