Finisce la fuga della «mantide» di Casandrino: ritrovata a Roma, era evasa a fine agosto

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Più che una latitanza è stata una sorta di luna di miele. Che si è trasformata in amarissimo "fiele". Questa mattina i carabinieri di Anzio, hanno arrestato Rosa Della Corte, la "bella Rosa" di Casandrino che stava scontando nel carcere di Lecce la condanna per l'omicidio del fidanzato Salvatore Pollasto, avvenuto nell'aprile del 2003.



E che la latitanza fosse ormai agli sgoccioli, la decisione dell'attuale compagno di Rosa Della Corte, si presentarsi ai carabinieri della compagnia Eur di Roma, tre giorni fa. L'uomo, Lorenzo Trazza, 26 anni, di Muro Leccese, interrogato dai militari della compagnia di Maglie, aveva raccontato di essere stato insiema a Rosa, accampati alla meno peggio, su una spiaggia del lungo litorale romano. Ma con il sopraggiungere delle prime piogge e con l'assottigliarsi dei soldi, si era accorto di essere diventato un "problema" per Rosa. Da qui la decisione di lasciarla al suo destino e di presentarsi dai carabinieri. Una storia d'amore, se di sentimenti si è trattato, durata meno di tre anni. Rosa e Lorenzo si erano conosciuti in carcere, durante i colloqui tra il piazzaiolo e la sorella, compagna di cella di Rosa Della Corte. E ora alla pena per l'omicidio del fidanzato, che la "Mantide" di Casandrino avrebbe finito di scontare tra circa due anni, si aggiungerà un altro periodo di detenzione per l'evasione.



La donna non si era presentata a Borgo San Nicola, dopo un permesso premio, che a luglio le era stato negatio per le sue condizioni di salure. Rosa Della Corte era dimagrita, di circa 25 chili in sei mesi e secondo il suo legale suo legale Carmine Gervasi, noto avvocato del Foro di Lecce, aveva sfiorato più volte il proposito di togliersi la vita. Alcune indiscrezioni però, riportano che la donna avesse organizzato tutta la fuga nei minimi dettagli. Le circostanze della sua sua cattura, saranno rese note nel primo pomeriggio nel corso di una conferenza stampa dei carabinieri del comando provinciale di Lecce.
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Il Mattino