Questa mattina la piazza salotto del mondo ha assunto un aspetto diverso affollata di genitori, bambini, isolani, istituzioni civili e religiose tutti insiemi con lo stesso slogan...
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Ad imbracciare il microfono è stato il reverendo don Carmine Del Gaudio, parroco di Santo Stefano che ha ringraziato per la folta partecipazione perché, ha detto, la salute è un diritto di tutti e non a caso questa manifestazione è stata organizzata in occasione della ventottesima giornata internazionale del Malato per attrarre l’attenzione delle istituzione sulle condizioni in cui versa la saluta pubblica a Capri anche se alcuni passi sono già stati fatti, ha detto Don Carmine Del Gaudio, ma molto si deve ancora fare.
Con il flash mob, l’isola ha voluto inviare un segnale forte alle istituzioni in terraferma. “La politica deve saper ascoltare – ha detto don Carmine – Sarà mandato un documento a Prefetto e presidente della giunta regionale per chiedere che gli isolani non siano considerati cittadini di serie B. Anche se negli ultimi tempi qualcosa sta cambiando e qualche risultato è stato già ottenuto, bisogna far di tutto per migliorare ancora”.
I cittadini chiedono di dotare l’isola di un nuovo eliporto a Capri, di migliorare il servizio dell’ospedale Capilupi con nuovi reparti per le urgenze e di prevedere adeguati protocolli in caso di emergenze e di condizioni meteo marine avverse.
La manifestazione si è conclusa con i bambini delle scuole che hanno suonato il testo dell’Inno alla gioia di Charpentier adottato dall’Europa e poi l’intera piazza ha concluso intonando il nostro Inno di Mameli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino