Il pronto soccorso scoppia di barelle e ricoverati. Posto per gli ammalati non ce n’è ma in caso di emergenza, anche una panchina diventa letto. E’ il caos che...
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I camici bianchi e gli infermieri, si danno da fare per garantire prestazioni a tutti ma oggettivamente posto e strumenti non ce ne sono. I reparti scoppiano e nell’ultima settimana si è arrivati a 12 ricoveri all’interno del pronto soccorso dove, secondo protocollo, non sarebbe consentita la degenza degli ammalati. Questa mattina, un paziente è stato adagiato su una panchina nei locali del pronto soccorso per assicurargli una flebo ma il personale sanitario assicura che si è trattato di una soluzione temporanea e di fortuna durata 6 minuti, prima di sistemare una barella ed evitare che il paziente potesse sentirsi male. Lo staff medico operativo al pronto soccorso del Vecchio Pellegrini è composto da 3 medici, 5 infermieri e 3 operatori socio sanitari quando è al completo, uno staff che secondo il numero di accessi registrati avrebbe bisogno di ulteriori risorse.
«C’è una situazione di altissima criticità, l’ospedale è sotto assedio e questa situazione mette a serio rischio l’organizzazione del pronto soccorso- spiega Antonio Eliseo del sindacato Uil- Flp - gli operatori sanitari non sono in numero sufficiente e la mancanza di posti letti costringe la dirigenza medica a soste inevitabili dei degenti nel pronto soccorso anche per diversi giorni». Non solo. «Tutto il personale sanitario quando c'è un'emergenza adotta anche soluzioni di fortuna- sottolinea Eliseo - in ogni caso, non mettono mai a rischio l’assistenza e le condizioni del paziente anzi le rendono possibili persino senza posti o barelle»
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Il Mattino