A prima mattina il primo strappo: cinque consiglieri regionali annunciano di disertare la direzione provinciale pd convocata oggi per discutere del tonfo elettorale. «La...
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Aria tesa, tesissima, che viene calmierata in un pomeriggio di telefonate tra il segretario provinciale Costa, il presidente del partito Ederoclite e il consigliere regionale Marciano, tra gli autori dello strappo del mattino. E dalla direzione di oggi si passa ad un'assemblea martedì. Un'assise più allargata, quindi, come era stato richiesto.
E i cinque consiglieri gli riconoscono lo sforzo fatto. «È arrivato il momento di evitare arroccamenti e di aprire una vera discussione all'interno del partito, coinvolgendo tutti. Solo così, infatti, il Pd di Napoli potrà recuperare un rapporto con i suoi ex elettori, anche in vista del prossimo congresso nazionale, quando sarà indispensabile coinvolgere nel percorso voci nuove: il mondo della cultura, del lavoro, delle professioni, dell'impresa, dell'associazionismo», scrivono i consiglieri regionali. Ma, attenzione, perché si tratta solo di una pace duratura. Le armi, infatti, sono già affilate per il congresso regionale. Con l'opposizione ex ds che cerca la rivincita dopo l'esclusione dal congresso provinciale sulla maggioranza di Topo, Casillo, AreaDem e mozione Orlando. Ma siamo sicuri che tra un mese dopo la batosta elettorale i vecchi, e logori, equilibri rimarranno tali? In molti dubitano anche perché sono i capicorrente, i ras della maggioranza degli organi dirigenti, ad aver subìto la batosta più dura.
Naturale che non faranno un minimo passo indietro al congresso di primavera (magari mettendo in campo Graziella Pagano che si è già autocandidata) ma dall'altro ci sarà un nome ex ds. Magari il consigliere regionale Antonio Marciano. Ma c'è anche un gruppo di under 40 desiderosi della battaglia congressuale. Magari attorno al capogruppo pd al Comune Federico Arienzo.
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Il Mattino