NAPOLI - «A nessuno è consentito usare minacce e linguaggi indecorosi nei confronti di giornalisti». A sostenerlo con fermezza è Giuseppe Giulietti,...
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Nel 2017 gli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti nell’esercizio della loro professione sono risultati 126 a fronte dei 128 rilevati nell’anno 2016. Dal 1° gennaio al 16 febbraio 2018 sono stati monitorati 18 episodi. Sul fronte dell’attività investigativa, nel 2017 sono state denunciate o arrestate 87 persone, mentre nell’anno 2016 sono state 83. Ad oggi le forze di Polizia hanno disposto 176 misure di vigilanza ed assicurato l’attuazione di 19 dispositivi di protezione nei confronti di giornalisti.
E sul decreto di esibizione del materiale raccolto da Fanpage da parte della Procura di Napoli Giulietti non usa mezzi termini. «Casi come questo di Fanpage, del Sole 24 ore, de La Stampa, sono pericolosi. C'è il rischio di arrivare alle fonti del cronista, metterlo a nudo. Il giornalista ha un segreto professionale che serve a tutelare non solo se stesso ma anche il diritto del cittadino ad essere informato. Se si toglie il segreto al giornalista gli si toglie la capacità di indagare: in questo caso corrotti e mafiosi festeggeranno. Quando una notizia ha una rilevanza sociale quella notizia va data. Non è una facoltà del giornalista ma un obbligo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino