Quando Adolf Hitler arrivò in visita di Stato a Napoli le cronache dell'epoca narrarono di come il dittatore tedesco fosse rimasto a bocca aperta di fronte allo...
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La fontana dei Papiri è la seconda fontana per estensione di Napoli, preceduta solo dalla fontana dell'Esedra, costruita nello stesso periodo storico e situata all'interno della mostra d'Oltremare. Oggi nella mastodontica vasca monumentale non c'è più l'acqua, sostituita dalla monnezza, dagli ingombranti, delle enormi distese di erbacce che hanno sostituito le piante di papiro e dai resti dei giacigli notturni dei tantissimi clochard che frequentano i giardini del Molosiglio e che sono soliti accamparsi proprio all'interno della fontana.
Entrare all'interno della vasca non è del resto complicato. Il vecchio cancelletto che chiudeva l'ingresso della fontana è stato sradicato anni fa e non è stato mai più ripristinato. Ingresso libero, quindi, per quanti vogliono entrare nella vasca per atti di vandalismo, per consumare atti sessuali lontani da occhi indiscreti o per abbandonare i loro rifiuti. A sommo sfregio della bellezza e della storicità del monumento, oggi all'interno della vasca "troneggia" un enorme tubo di plastica usato forse anch'esso come camera da letto improvvisata per qualche disperato della zona.
Lo stato attuale della fontana dei Papiri è l'ennesima testimonianza della poca memoria e del disinteresse della città per i suoi beni architettonici e monumentali. Una immensa ricchezza svilita giorno dopo giorno non solo dall'inconcludenza delle istituzioni che governano la città, ma anche - e forse soprattutto - dell'inciviltà che caratterizza parte dei napoletani che, armati di bombolette di vernice, dimostrano la loro disaffezione e il loro scarso rispetto per quella che potrebbe essere la più importante ricchezza di Napoli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino