Una stanza colorata, a misura di bambino, simile a migliaia di quelle camerette che ogni genitore arreda all’arrivo di un figlio. Quelle stanze che appena vedi, osservando i...
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Una stanza dei sogni per rendere meno agghiaccianti i racconti di tre bambine, figlie della compagna di Raimondo Caputo. Il Tribunale di Napoli Nord, con la presidente Elisabetta Garzo, il procuratore Francesco Greco, e il sostituto Domenico Airoma, non hanno trascurato alcun particolare pur di rendere meno traumatico possibile l’interrogatorio delle tre amichette di Fortuna, ma anche di tutti gli altri bambini.
Cenerentola, la principessa Sissi con i suoi boccoli biondi e quell’abito luccicoso che nella posa tanto ricorda la piccola Fortuna in una delle foto che in questi ultimi giorni è apparsa sui media perché tutte le bambine sognano di essere delle principesse, tutte gironzolano dentro casa con i tacchi alti della mamma, prendono di nascosto trucchi e smalto e poi iniziano a sognare quel mondo degli adulti che non sempre le tutela come meriterebbero.
E poi Topolino, Minnie e un album da colorare per essere più vicini possibile al mondo delle bambine più piccole. L’obiettivo della presidente Garzo è stato solo uno: «Le bambine non dovevano capire che si trovavano in un tribunale». Una stanza che si trova in un’altra ala del tribunale, lontana dal frastuono, dai passi veloci degli avvocati con le valigette. E in effetti man mano che ci si avvicina si fa sempre più fatica a pensare al luogo in cui ci si trova, ma soprattutto quando si apre quella porta l’odore delle bambole e delle matite colorate è così forte da contrastare con gli abusi, le violenze, le mani sul volto della bambina più piccola quando le viene chiesto: «Conosci Fortuna?». Nella stanza attigua, divisa da un muro fatto di specchi, il vano in cui i parenti di Fortuna e gli avvocati hanno ascoltato cose raccapriccianti venute fuori tra un disegno e una risposta netta, tramite un monitor. Poco distanti anche Caputo e la compagna. Immobili. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino