Fra la gente la stesa degli incappucciati

Fra la gente la stesa degli incappucciati
Raffica di colpi contro una palazzina abitata da pregiudicati: 14 proiettili contro il muro, nessun ferito ma tanta paura tra la gente. Indagano i carabinieri che sembrano...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Raffica di colpi contro una palazzina abitata da pregiudicati: 14 proiettili contro il muro, nessun ferito ma tanta paura tra la gente. Indagano i carabinieri che sembrano orientati verso quella dei traffici di droga. Le mura esterne di una palazzina di due piani in via Mare, storica roccaforte del clan Birra-Iacomino e «market della droga», sono state crivellate di colpi di arma da fuoco martedì verso le 17. Una sorta di stesa, in pieno giorno e in mezzo alla gente, ma con l'obiettivo ben preciso di colpire quella palazzina in cui vivono tre pregiudicati, di cui uno è in carcere. Un atto intimidatorio, quindi, secondo gli investigatori, che sono sulle tracce degli autori del raid.


IL RAID
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i carabinieri della tenenza di Ercolano e la sezione rilievi del Gruppo di Torre Annunziata, martedì trascorse le 17 due ignoti a bordo di uno scooter e con volto coperto si sono avvicinati alla palazzina e hanno esploso 14 colpi di pistola, per poi darsi alla fuga. Allertati dalla gente del posto, i carabinieri hanno trovato e repertato 14 bossoli e interdetto l'area per sicurezza. Nello stabile, di soli due piani, abitano al piano inferiore Ernesto Maiorano, 19enne attualmente detenuto per droga e vari reati e al piano superiore i fratelli Giovanni e Ciro Montella, di 31 e 26 anni. I colpi di pistola partiti da una calibro 9 non hanno raggiunto l'interno degli appartamenti dove al primo piano, al momento del raid, c'erano i due fratelli e alcuni familiari; nessuno, invece, era presente nell'appartamento di Maiorano. Sebbene ci siano delle omonimie tra i tre residenti della palazzina ed alcuni camorristi locali, i carabinieri escludono l'affiliazione alla criminalità organizzata e puntano, maggiormente, sulla pista del traffico della droga. Interessante è proprio la figura del 31enne Giovanni Montella che ad aprile scorso, mentre era agli arresti domiciliari, è risultato tra i destinatari delle 24 misure cautelari nel corso del blitz dei carabinieri che sgominò 11 piazze di spaccio, tra Portici, Ercolano e Torre del Greco, gestite in particolare da donne.

SPACCIO E INDAGINI

In quell'operazione chiamata «gang dello spaccio in rosa», furono sequestrati 1,8 chili di stupefacenti tra cocaina, hashish e crack. Finirono in carcere 7 indagati e 17 furono ristretti agli arresti domiciliari. Altre 11 persone, denunciate a piede libero, si videro notificare avvisi di conclusione di indagini. Roccaforte della camorra negli anni delle faide, via Mare attualmente è gestita da piccoli gruppi criminali che controllano gli affari illeciti sul territorio, in particolare lo spaccio di stupefacenti. A pochi passi dal mare e vicinissima agli Scavi, è una stradina abbandonata al suo destino. Proprio qui agli inizi di gennaio del 2011 fu ucciso il 36enne Antonio Maiorano, ritenuto vicino al clan Birra-Iacomino, storica cosca avversaria degli Ascione-Papale.
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino