Dissequestrati dal Riesame i beni degli armatori Fratelli D’Amato

Dissequestrati dal Riesame i beni degli armatori Fratelli D’Amato
Il Tribunale del Riesame (dodicesima sezione, il collegio presieduto dal giudice Teresa Areniello) ha disposto il dissequestro dei beni, per un totale di oltre un milione e...

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Il Tribunale del Riesame (dodicesima sezione, il collegio presieduto dal giudice Teresa Areniello) ha disposto il dissequestro dei beni, per un totale di oltre un milione e ottocentomila euro, annullando il provvedimento che un mese fa venne notificato a Luigi D’Amato nella sua qualità di presidente del consiglio di amministrazione della «Fratelli D’Amato spa», nota società di armatori napoletani con sedi in Italia, in Cina, in Inghilterra e in Lussemburgo.




I beni - tra cui proprietà immobiliari, conti correnti e titoli - erano stati sottoposti a sequestro preventivo per l’equivalente della somma che si riteneva evasa al Fisco nel 2008 e nel 2010.



Accolta la tesi della difesa (rappresentata dall’avvocato Alfonso Stile) secondo cui per l’anno 2008 la competente Commissione tributaria aveva parzialmente accolto i ricorsi presentati dalla società rendendo i fatti penalmente irrilevanti e per l’anno 2010 era stata la stessa Agenzia delle Entrate a riconoscere una perdita di bilancio ed escludere qualsiasi fatto di rilevanza penale.



I fratelli d'Amato sono gli armatori della petroliera Enrica Lexie, la nave scortata dai marò La Torre e Girone arrestati in India per l'omicidio di due pescatori. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino