Frattamaggiore e Caivano unite, spuntano i manifesti: «Fuori la camorra dalla nostra terra»

Frattamaggiore e Caivano unite, spuntano i manifesti: «Fuori la camorra dalla nostra terra»
Frattamaggiore e Caivano si mobilitano contro la camorra. Questa mattina, a Frattamaggiore sono spuntati i manifesti: «Fuori la camorra dalla nostra terra». Il grido...

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Frattamaggiore e Caivano si mobilitano contro la camorra. Questa mattina, a Frattamaggiore sono spuntati i manifesti: «Fuori la camorra dalla nostra terra». Il grido di ribellione arriva dopo i raid intimidatori avvenuti nella notte tra domenica e lunedì contro tre pizzerie e un noleggio auto. Colpi d’arma da fuoco avevano danneggiato gli ingressi delle attività e la Fiat Panda, utilizzata dai malviventi, era stata poi ritrovata carbonizzata ad Arzano. Proprio questo elemento ha accesso ancora di più i riflettori sulla lotta tra clan.  

La battaglia per la legalità tocca anche Caivano. La commissione Antimafia è arrivata presso la parrocchia San Paolo Apostolo al Parco Verde di Caivano per ascoltare don Maurizio Patriciello, vittima poche settimane fa di quello che sembrerebbe un altro tentativo di intimidazione. L’esplosione all’esterno della parrocchia ha diffuso lo sdegno generale. Solo pochi giorni prima, era stato trovato un manifesto funebre con nome e foto del comandante della polizia municipale di Arzano Biagio Chiariello

Nicola Morra è arrivato nel Comune della provincia a nord di Napoli per dare il suo sostegno: «Per fortuna ci sono persone che non accettano la compressione delle libertà e dei diritti anche in territori in cui la presenza della Camorra è asfissiante. Oltre ad esprimere la massima solidarietà, chiediamo che lo Stato sia tempestivo nel fare la sua parte». 

Alla riunione non è stato invitato il sindaco di Caivano Enzo Falco. La fascia tricolore ha commentato: «Ignoro le motivazioni per cui non sono stato invitato. I nostri territori sono attraversati da una situazione che non è sostenibile. Chiediamo un aiuto da Roma. C’è bisogno di un maggiore sforzo non solo con la repressione. La tenenza dei carabinieri diventerà compagnia, ma c’è l’esigenza anche di un numero maggiore di vigili urbani. Abbiamo bisogno anche dei finanziamenti per l’installazione della videosorveglianza in modo da combattere la criminalità». 

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Il Mattino