Lacrime e palloncini bianchi ai funerali della neonata morta di cancro nella Terra dei fuochi, l'anatema del parroco

Lacrime e palloncini bianchi ai funerali della neonata morta di cancro nella Terra dei fuochi, l'anatema del parroco
«Ma quale stile di vita? Carmela è una vittima dell’inquinamento». Dall’altare della chiesetta di San Carlo Borromeo il parroco don Stefano Maisto...

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«Ma quale stile di vita? Carmela è una vittima dell’inquinamento». Dall’altare della chiesetta di San Carlo Borromeo il parroco don Stefano Maisto sferza la quiete bucolica di contrada Pezzalunga, campagna stretta tra Acerra e le cave di cemento delle colline nolane. Poche centinaia di anime che sono state fortemente scosse dal funerale della piccola Carmela De Lucia, bimba morta l’altro giorno ad appena tre mesi a causa del male che qui tutti temono, il cancro. Centinaia di persone turbate che ieri erano tutte lì, dentro e fuori la chiesa, a dare l’estremo saluto allo scricciolo di mamma Teresa e papà Aniello.

 
Carmela è spirata nella notte tra mercoledi e giovedi, in un lettino dell’ospedale Gaslini di Genova. Per starle accanto tutta la famiglia aveva fatto il grande sacrificio di prendere in affitto una casa nel capoluogo ligure. Ma l’ennesimo, costoso viaggio della speranza da Acerra al nord Italia non ha portato i frutti sperati.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino