Un poliziotto - Nicola B. - è rimasto ferito in un conflitto a fuoco con alcuni pregiudicati in via Leopardi, nel quartiere Fuorigrotta, a Napoli. Nella sparatoria, avvenuta nei...
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L'agente ferito è ricoverato presso l'ospedale San Paolo. In condizioni definite serie è stato colpito al collo. Il proiettile gli ha trapassato la giugulare. Non ha perso conoscenza e viene sottoposto ad una serie di esami. La vettura sulla quale si trovava - una Fiat Panda grigia - era parcheggiata all'esterno della stazione della Cumana.
Panico tra la gente che a quell'ora stava in strada o stava raggiungendo la Cumana. Nella zona è in corso una battuta con l'intervento di un elicottero della Polizia che sta sorvolando il quartiere.
Caccia aperta alla banda di delinquenti che avrebbero aperto il fuoco contro gli agenti. I poliziotti coinvolti nella sparatoria prestano servizio presso il nucleo Antiestorsioni. Erano in regolare servizio, sebbene in borghese. Non si tratterebbe dunque di un tentativo di rapina finito male, come pure si era pensato nei primi minuti dopo il ferimento dell'agente.
Sul posto ci sono anche il questore Guido Marino e il Capo della Mobile, Fausto Lamparelli.
Gli aggressori - almeno due persone - dopo aver sparato sono fuggiti a piedi abbandonando uno scooter. Un errore che potrebbe risultar loro fatale.
Il sovrintendente Nicola B. - ferito e ricoverato all'ospedale San Paolo di Fuorigrotta - è uno degli elementi di punta della sezione Antiestorsioni della Squadra mobile. In nottata è stato trasferito all'ospedale Cardarelli.
Due al momento le ipotesi: gli agenti - pronti a intervenire su un tentativo di estorsione ai danni di un imprenditore della zona - avrebbero intimato l' «Alt Polizia!» ai criminali, che avrebbero per tutta risposta estratto le pistole e aperto il fuoco.
Ma in via Leopardi potrebbe essere anche accaduto dell'altro, e qualcosa di imprevedibile: gli agenti potrebbero aver deciso di intervenire di fronte a qualcosa che hanno visto. Che cosa? Un raid armato, un tentativo di rapina o addirittura un agguato.
Al momento si attende ancora una versione ufficiale da parte della Questura.
Arrivano invece le prime dichiarazioni da parte dei rappresentanti sindacali della Polizia di Stato. E sono parole durissime, quelle rivolte dal segretario generale nazionale del Consap (secondo più rappresentativo sindacato delle divise blu, a Napoli), Sergio Scalzo: «A Fuorigrotta, come in molti altri quartieri di Napoli - dichiara al Mattino online - lo Stato non riesce ad avere più il controllo del territorio. Il questore Marino continua a minimizzare il fenomeno, mentre i nostri colleghi rischiano la pelle. Inviare 50 colleghi in più da altre regioni d'Italia è inutile. Chiediamo che al prefetto di Napoli vengano assegnati poteri straordinari per evitare altri drammi come quello che ha coinvolto un collega in servizio questa sera». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino