Furto aggravato di cavi lungo i binari, pregiudicato ghanese preso a Napoli

Furto aggravato di cavi lungo i binari, pregiudicato ghanese preso a Napoli
Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di prevenzione predisposti in relazione ad alcuni furti di rame avvenuti negli ultimi giorni negli impianti ferroviari di...

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Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di prevenzione predisposti in relazione ad alcuni furti di rame avvenuti negli ultimi giorni negli impianti ferroviari di Napoli Gianturco,  in nottata è stato  tratto in arresto per furto aggravato N.D., classe 1979, di nazionalità ghanese, pluripregiudicato.


L’uomo, che annovera diversi alias e numerosi precedenti  penali per spaccio di stupefacenti, violenza o minaccia, resistenza a Pubblico Ufficiale, immigrazione clandestina ed inottemperanza al decreto di espulsione e Ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale,   è stato ripreso  da una telecamera del sistema di videosorveglianza mentre era intento a tirare  un cavo  da una canalina adiacente ai binari;  dopo averlo sfilato, lo ha tranciato, arrotolato ed occultato nei cespugli, per poi dedicarsi a rubarne altri. 

Gli agenti del Compartimento di Polizia Ferroviaria della Campania, muniti di sofisticati visori notturni, sono giunti dopo pochi istanti sul luogo trovandolo ancora intento ad armeggiare tra i binari. Il ladro alla vista dei poliziotti  ha tentato di dileguarsi,  col favore dell’oscurità, ma resosi conto di essere spacciato, ha cercato di nascondersi distendendosi al buio dietro  una cunetta.

La pattuglia intervenuta lo ha immediatamente individuato e raggiunto, rinvenendo sulla sua persona una tronchese, un paio di pesanti  guanti da lavoro ed una borsa contenente diversi attrezzi atti allo scasso.

Il cavo asportato, in alluminio e acciaio, di circa 20 metri, è stato immediatamente riconsegnato ai tecnici FS intervenuti sul posto, mentre i vari attrezzi ed arnesi usati per consumare il furto, sono stati sottoposti a sequestro.

Condotto presso gli uffici della Polfer per gli adempimenti di rito, l’uomo è stato anche  denunciato perché irregolare sul territorio nazionale.

 Sottoposto a giudizio con rito direttissimo è stato condannato a 8 mesi   di reclusione e 300 euro di multa.
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Il Mattino