Le indagini si concentrano sui ricettatori napoletani, ma si spingono anche ai compro oro. Si passano al setaccio i canali solitamente usati per disfarsi di merce che scotta, e...
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I ladri avevano avuto tutto il tempo di controllare in mobili e cassetti e, probabilmente, sapevano anche della cassaforte che era nascosta da qualche parte tra quelle mura. Hanno controllato pareti e pavimento fin quando non l'hanno trovata, occultata dietro l'arredamento, e l'hanno aperta con una fiamma ossidrica. All'interno c'erano gioielli ed altri oggetti preziosi per un valore complessivo di circa centomila euro. Dinamica simile a quella del furto avvenuto, nello stesso periodo, in via Bonito, al Vomero. Qui i ladri hanno svaligiato due appartamenti vicini, appartenenti alla stessa famiglia. Sono partiti dall'unico dei due abitato e hanno forzato la porta di ingresso. Hanno controllato ovunque, fin quando non hanno trovato alcuni gioielli. Hanno preso anche un mazzo di chiavi e non è escluso che sapessero quali serrature aprissero. Si sono infatti subito dopo diretti all'altra casa e, con le chiavi, hanno aperto la porta di ingresso e si sono messi alla ricerca della cassaforte, facendo scattare anche quella serratura senza problemi.
All'interno c'erano altri gioielli e una pistola, regolarmente detenuta, che però non è stata toccata.
Il Mattino