Galleria Vittoria, corsia sotto sequestro: la riapertura resta un rebus

Galleria Vittoria, corsia sotto sequestro: la riapertura resta un rebus
Un sabato sera da incubo a Chiaia. A causa della chiusura di una corsia della Galleria Vittoria, che per il momento resta sotto sequestro dell'autorità giudiziaria, si...

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Un sabato sera da incubo a Chiaia. A causa della chiusura di una corsia della Galleria Vittoria, che per il momento resta sotto sequestro dell'autorità giudiziaria, si sono create code tra piazza Vittoria, via Arcoleo e via Chiatamone. Il Comune ha già chiesto il dissequestro e intanto è corsa contro il tempo per tentare di riaprire la corsia a inizio della prossima settimana. Nella notte tra mercoledì e giovedì si è infatti verificato il distacco di una porzione del rivestimento della galleria sulla carreggiata piazza Municipiopiazza Vittoria. Alla luce dell'evento è stata disposta la chiusura, in via precauzionale, della carreggiata Municipio-Vittoria. È stato dunque attivato il dispositivo di traffico già utilizzato in occasione di altri stop a causa di piccoli crolli e dei relativi interventi di messa in sicurezza. I veicoli provenienti da piazza Municipio e diretti a piazza Vittoria stanno utilizzando la galleria percorrendo la carreggiata disponibile; i veicoli provenienti da piazza Vittoria e diretti a piazza Municipio sono stati invece deviati su via Chiatamone.

 
Da Palazzo San Giacomo i tecnici del Servizio strade stanno effettuando gli approfondimenti tecnici necessari per riaprire l'intera galleria. Di prassi, in casi come questo, la Procura pone l'area sotto sequestro per effettuare gli accertamenti di eventuali responsabilità. Per riaprire servirà innanzitutto il dissequestro dell'area e in seconda battuta sarà necessario formulare un atto, da parte del dirigente del Comune, in cui si attesti l'eliminazione del pericolo. Il Comune, a luglio, aveva anche approvato una delibera con il progetto che consentirà il restauro completo delle facciate della Galleria, ma anche della balaustra monumentale su via Cesario Console e il recupero della fruibilità dell'area, per un importo di 541.177 euro. «È incredibile che ogni volta che piove, o comunque molto di frequente, la Galleria subisca dei danni più o meno gravi, con ripercussioni per il traffico veicolare - evidenzia il presidente della prima Municipalità, Francesco de Giovanni - abbiamo messo in campo una proposta: o si eliminano le strisce blu di via Chiatamone, in maniera tale da concedere a più auto contemporaneamente di poter circolare in quella strada, oppure riaprire al traffico dalle 7 alle 11 di mattina le corsie di destra del lungomare, senza andare in contrasto con l'occupazione di suolo dei ristoranti, che oramai si sono allargati. Se però il Comune e il sindaco rimarca de Giovanni ritengono un dogma irrinunciabile quello del lungomare liberato, allora ci si dovrà abituare a stare nel traffico a lungo. Basti pensare che con il motorino ho impiegato 40 minuti per percorrere, l'altra mattina, via Chiatamone. Il buon senso dovrebbe portare gli amministratori di Palazzo San Giacomo a considerare la proposta, almeno nelle ore di punta di chi va al lavoro o ad accompagnare i figli a scuola».
 

Già a maggio scorso la Galleria Vittoria era stata oggetto di alcune attività connesse ai lavori di adeguamento normativo ed efficientamento energetico dell'impianto di illuminazione. Lavori svolti dalle 23,30 alle ore 5 nelle notti infrasettimanali. Ieri intanto il presidente della commissione Mobilità del Comune, Nino Simeone, reduce da un problema di salute, ha inviato una lettera al Municipio con la quale chiede che «si intervenga quanto prima per evitare ingorghi, traffico e ripercussioni». «È una situazione al limite - dice Simeone - purtroppo l'area, da quanto mi dicono da San Giacomo, è ancora sotto sequestro, ma si sta tentando in tutti i modi di accelerare i tempi per la riapertura. In questi giorni sono tantissime sono le lamentale che mi arrivano da automobilisti incolonnati per ore. Un inferno che speriamo finisca presto. Ad ogni modo vigilerò affinché si possa risolvere quanto prima questa situazione».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino