Galleria Vittoria, tempi lunghi: un mese per le verifiche, tre mesi per la riapertura

Galleria Vittoria, tempi lunghi: un mese per le verifiche, tre mesi per la riapertura
Un mese per le verifiche, poi potranno iniziare i lavori di ristrutturazione: per recuperare la Galleria Vittoria, dicono gli esperti, ci vorranno un paio di mesi, forse tre,...

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Un mese per le verifiche, poi potranno iniziare i lavori di ristrutturazione: per recuperare la Galleria Vittoria, dicono gli esperti, ci vorranno un paio di mesi, forse tre, dipende dalle condizioni in cui versa quel tunnel che è travolto dalle infiltrazioni e non è semplice da tenere sotto controllo.


Il tecnico della Procura che domenica mattina di buon'ora ha visitato la Galleria Vittoria ha riscontrato segni di possibili cedimenti anche al centro della struttura e nei pressi dell'ingresso, oltre al crollo già avvenuto venerdì scorso dal lato destro della volta (provenendo da via Acton). È bastato notare quelle criticità e informare la Procura perché scattasse il provvedimento di sequestro preventivo in attesa di un'ispezione puntuale e precisa su ogni centimetro della galleria. La struttura per adesso, è affidata a un custode, l'ingegnere Fusco, dirigente della viabilità al Comune di Napoli.
 
Dal primo sopralluogo effettuato l'altra mattina fortunatamente non sono stati rilevati danni alla struttura portante della galleria: insomma le porzioni a rischio crollo sono quelle applicate sotto la volta, ma la galleria non dovrebbe presentare danni strutturali tali da minarne la solidità. Il problema, però, è che proprio quella copertura è diventata estremamente fragile con il passare degli anni e la distrazione di chi avrebbe dovuto averne cura.

Già nel 2015 il tunnel ebbe un problema esattamente analogo: crollò una porzione della copertura della volta a causa di infiltrazioni d'acqua. Si intervenne con rapidità, in quel momento: vennero investiti 400mila euro per il ripristino della volta nella porzione crollata e per una verifica di tutto il resto del tunnel. Si notò, anche allora, che dall'alto c'era una continua pioggia, dall'interno, sulla galleria.

Un gruppo di speleologi che in passato si era inoltrato nelle cavità di Pizzofalcone, aveva raggiunto proprio la parte interna della galleria notando e segnalando accumuli d'acqua di provenienza varia: non solo acqua piovana ma anche percolazioni da tubature, infiltrazioni tramite antichi pozzi, insomma un costante gocciolamento che crea piccole pozzanghere e che inesorabilmente si infila nella struttura e la indebolisce.
 
Per adesso il pool reati contro la pubblica incolumità guidato dal procuratore aggiunto Simona Di Monte, che opera a stretto contatto con il procuratore Gianni Melillo si muove su un'ipotesi contravvenzionale di crollo, non si esclude che si possa poi ipotizzare l'accusa di crollo colposo (o addirittura di disastro) in un fascicolo che attende comunque le informative di pg. Sta operando la polizia municipale che, nei prossimi giorni, potrebbe anche acquisire dettagli sui precedenti lavori effettuati .

Nel corso delle indagini potrebbero anche essere ripescati gli esposti presentati nel corso degli anni sulla presunta mancanza di sicurezza all'interno della galleria Vittoria. Tutto si concretizzò in un unico esposto (che venne archiviato) curato dall'avvocato Gennaro De Falco nel quale le associazioni Cittadinanza attiva, Napoli puntoeacapo, Assoutenti, Chiaia per Napoli, Telefono blu, Cambiamo, Centro commerciale Mergellina, Comitato civico Posillipo, chiedevano conto di problemi di sicurezza come la mancanza di estintori (che attualmente sono stati posizionati) l'aria irrespirabile, la mancanza di un tabellone luminoso in grado di indicare un percorso alternativo in caso di smog eccessivo.


Nei prossimi giorni il Comune dovrà attivarsi per rintracciare una ditta capace di effettuare verifiche sulla volta della galleria. Una volta chiesto il dissequestro per eseguire i controlli, si proseguirà a una certosina mappatura di tutti i punti critici e si deciderà in quale maniera procedere per eliminare definitivamente i pericoli. Solo al termine degli interventi la Procura, dopo aver fatto effettuare definitive verifiche, consentirà il dissequestro e permetterà nuovamente il transito delle auto.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino