Garittone, la gestione passa ad Asìa: «Ma un piano diventerà parcheggio»

Garittone, la gestione passa ad Asìa: «Ma un piano diventerà parcheggio»
Tutto è partito da un'assemblea pubblica, con un'idea chiara sin da subito: trasformare l'ex deposito Anm del Garittone, all'incrocio tra via Scaglione e...

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Tutto è partito da un'assemblea pubblica, con un'idea chiara sin da subito: trasformare l'ex deposito Anm del Garittone, all'incrocio tra via Scaglione e via Miano, in un parcheggio al servizio dei visitatori - cittadini e turisti - del Bosco e del Museo di Capodimonte. Oltre che per i mezzi di Asìa: una delibera approvata ieri dalla giunta de Magistris, infatti, assegna la struttura alla partecipata che per conto del Comune si occupa di raccolta e spazzamento dei rifiuti. Asìa, cui il deposito fu già affidato temporaneamente con il documento unico di programmazione del 2015, lo condividerà con una società (la stessa Asia, Anm o un privato) che nei prossimi mesi sarà chiamata a gestire un parcheggio da circa 400 posti. «Abbiamo promosso una petizione online, finora abbiamo raccolto oltre 600 firme, alle quali si aggiungono le 500 del porta a porta», spiega Simona Provvido, esponente dell'Assemblea Capodimonte e dintorni, che ha partorito la proposta. «Utilizzare quello spazio ormai abbandonato per offrire un servizio ad un quartiere in sofferenza ci sembrava la cosa più sensata. Un parcheggio a prezzi popolari - continua - sarebbe utile per arginare un problema cronico che affligge via Miano e si ripercuote su tutto il quartiere: la sosta selvaggia durante i festivi e gli eventi del museo». In effetti, soprattutto nelle domeniche di bel tempo, nei giorni di apertura gratis e nelle serate in cui il cortile del Museo diventa set per aperitivi musicali, i marciapiedi intorno al Bosco sono puntualmente invasi dalle auto e l'intera zona è infestata dai parcheggiatori abusivi.

 
Per questo la proposta ha trovato l'appoggio convinto di Sylvain Bellenger, il direttore del Museo di Capodimonte, che sin dal suo arrivo ha messo in cima alla lista delle priorità l'accessibilità del sito. «La navetta che dal San Carlo arriva qui nel 2017 ha trasportato 17mila persone, registrando un +120 per cento rispetto all'anno precedente. Ma avere una grande area di sosta di fronte al Bosco significa una svolta. Fare di quel posto un parcheggio è importantissimo, non vedo un'altra possibilità. So che anche il sindaco ne è convinto», osserva. Il buonsenso, insomma, sembra aver prevalso: l'idea ha camminato veloce, tanto che in poche settimane dall'assemblea degli abitanti di Capodimonte è arrivata a Palazzo San Giacomo. E in meno di un mese è arrivata la delibera. «La decisione è presa. Si tratta solo di capire se a gestirlo sarà Anm o un privato vincitore di un bando», spiega Laura Bismuto, consigliere comunale che ha promosso l'incontro tra cittadini, Comune, Asìa e Anm. Chiuso dal primo luglio scorso nell'ambito di un piano di risanamento dell'azienda dei bus sull'orlo del fallimento, il Garittone accoglierà dunque 400 tra auto e bus turistici, oltre ad una decina di mezzi dell'azienda per la raccolta dei rifiuti. «Abbiamo proposto di affidare il piano sottostante il livello della strada ad Asìa e destinare quello al livello della sede stradale al parcheggio», anticipa Bismuto. Che il dado è tratto lo conferma anche Ivo Poggiani, presidente della Terza Municipalità: «L'amministrazione comunale ha deciso: ne ho parlato con il sindaco e con il capo di gabinetto. Quella struttura è nella disponibilità di Asìa, ma nessun compattatore finirà in quel deposito» chiarisce Poggiani.


Ma la riconversione della struttura, che mostra impietosi i segni del tempo, non è cosa facile: serviranno uscite di sicurezza, interventi all'impianto antincendio, oltre alle necessarie opere di ristrutturazione. «Bisogna mettere in preventivo almeno 300mila euro - dice Poggiani - Credo che bisognerà interpellare i privati con una call che porti come risultato finale un intervento di rigenerazione urbana. Prendiamoci il tempo necessario: mi auguro che nel giro di sei mesi si deciderà». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino