Genitori bimbi trapiantati di cuore «Ancora nulla di fatto in Campania»

Genitori bimbi trapiantati di cuore «Ancora nulla di fatto in Campania»
Nulla di fatto per ora per la rete trapianti pediatrici dell'Azienda dei Colli. Dopo l'incontro con Raffaele Calabrò, il Comitato dei genitori dei bimbi trapiantati...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nulla di fatto per ora per la rete trapianti pediatrici dell'Azienda dei Colli. Dopo l'incontro con Raffaele Calabrò, il Comitato dei genitori dei bimbi trapiantati resta in attesa di una interlocuzione tra Calabrò con i vertici dell'Azienda dei Colli.

 

Il Comitato Genitori dei bimbi trapiantati di cuore fa sapere di «aspettare ancora un incontro con Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, che finora non si è fatto sentire». I genitori lamentano la chiusura del Centro trapianti pediatrico, punto di eccellenza dell'azienda. I genitori erano riusciti a ottenere un incontro in seguito a una protesta messa in atto nei giorni scorsi, quando sono saliti sul tetto dell'ospedale. Due le richieste che avevano fatto: poter incontrare Calabrò, che aveva firmato gli atti di riorganizzazione della rete trapianti nel 2014, e De Luca.

«Calabrò ci ha detto che, da senatore, ad oggi può essere di stimolo e accompagnamento per individuare una soluzione - ha spiegato Dafne Palmieri, mamma di un bimbo trapiantato - abbiamo dovuto raccontare tutto al senatore che non era al corrente né della sospensione dell'attività né delle spiegazioni fornite dalla direzione». L'ospedale, fa sapere Palmieri, «dice che l'assistenza è garantita, ma anche l'attività terapeutica ordinaria è stata ridotta. Basti dire che per la plasmaferesi i bambini devono andare a Roma».

«Abbiamo fatto presente che una soluzione, nel 2016, era stata individuata con creazione reparto ad hoc pediatri e adulti per trapianti - ha sottolineato -. Risultano 12 posti da assegnare, la Regione ha approvato questo atto e c'è delibera con 1milione e 200mila euro, ma si è arenato tutto». La mamma ha concluso: «Rimaniamo in attesa di conoscere l'esito dell'incontro di Calabrò con i vertici dell'azienda e di avere una interlocuzione anche con De Luca».
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino