Geotermia e carotaggi, i sindaci flegrei si oppongono alle trivelle: «Alterano l'equilibrio del territorio»

I primi cittadini riconoscono le potenzialità delle risorse energetiche naturali ma frenano sulla eventuale partecipazione a iniziative imprenditoriali

La caldera di Campi Flegrei
I primi cittadini dei Campi Flegrei dicono la loro sulla notizia relativa all'iniziativa di una società privata di Bolzano, specializzata nel settore dell’energia...

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I primi cittadini dei Campi Flegrei dicono la loro sulla notizia relativa all'iniziativa di una società privata di Bolzano, specializzata nel settore dell’energia geotermica, che vorrebbe individuare nel "campi ardenti" alcune aree dove effettuare carotaggi finalizzati a drenare le portate di acqua bollente dal sottosuolo per utilizzarle come risorsa energetica primaria.

«Rispetto a tale iniziativa privata - si legge in una nota congiunta - i sindaci dei Comuni di Pozzuoli, Bacoli e Giugliano, inseriti nell’ipotetico perimetro territoriale pubblicizzato, si dichiarano del tutto estranei; così come ignara si è dichiarata l’amministrazione regionale della Campania alla quale abbiamo chiesto esplicite delucidazioni». 

«Pertanto, ribadendo la totale estraneità rispetto alle attività pubblicizzate, cogliamo l’opportunità per esplicitare la posizione comune che muove le azioni delle nostre amministrazioni, molto attente a declinare il tema della Sostenibilità nei processi strategici della Transizione Ecologica del territorio flegreo, finalizzati specificamente alla valorizzazione delle tante e peculiari potenzialità naturali al fine di renderle risorse per lo sviluppo economico e sociale».  

«In tale ottica lo sfruttamento delle risorse energetiche naturali ha trovato ampia declinazione nell’efficientamento dei sistemi edilizi, urbani ed infrastrutturali promosso dai nostri Comuni nell’abito delle tante opere realizzate e programmate nei nostri piani triennali anche con l’ausilio dei fondi del Pnrr, che ne misurano l’efficacia proprio in relazione ai principi cardine dell’Agenda 2030 e del DNSH (Do No Significant Harm)».

«Per quanto attiene lo sfruttamento della risorsa geotermica, ne riconosciamo lo strategico valore potenziale che consentirebbe al nostro territorio un tasso di efficientamento energetico altissimo, ma non possiamo trascurare nello studio la valutazione dell’eventuale impatto che potrebbe avere sul delicato equilibrio dei fattori di resilienza territoriale e sociale in relazione all’attività vulcanica della caldera dei Campi Flegrei ed al fenomeno del bradisismo».

«Sull’argomento riteniamo che oltre alle valutazioni specialistiche di carattere geologico, geotecnico, sismico, edilizio, urbanistico, infrastrutturale ed energetico che dovranno derivare delle analisi del mondo scientifico di riferimento, fortunatamente molto ben rappresentato nel nostro territorio da Enti e Organismi riconosciuti a livello internazionale, sia di fondamentale importanza valutare gli impatti sociologici e percettivi delle iniziative proposte sulla nostra popolazione».

«Su tale presupposto riteniamo impropri gli slanci imprenditoriali che, ignari del delicato equilibrio sociologico che caratterizza il rapporto tra la nostra gente ed il territorio, lasciano erroneamente intendere una nostra partecipazione alla definizione di temi che a nostro avviso necessitano di una preliminare e corposa fase di partecipazione estesa che deve attraversare le nostre comunità per trovare un eventuale condivisione degli indirizzi strategici di sviluppo» concludono la nota il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni, il sindaco Bacoli Josi Gerardo Della Ragione e il sindaco Giugliano Nicola Pirozzi.

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Il Mattino