Ghali, scontri al corteo di Napoli: feriti cinque manifestanti a colpi di manganello

Ferito al sopracciglio anche un fotoreporter durante le colluttazioni

Ghali, scontri al corteo di Napoli: manifestanti feriti a colpi di manganello

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Momenti di forte tensione davanti alla sede della Rai di Napoli, in viale Marconi, per una manifestazione organizzata dopo le polemiche seguite all'esibizione di Ghali a Sanremo. Alcuni manifestanti volevano affiggere uno striscione ma il tentativo è stato bloccato dalle forze dell'ordine. Ci sono stati spintoni e manganellate che hanno portato al ferimento di cinque poliziotti e cinque manifestanti durante i disordini . 

Il sit-in s'è concluso poco dopo le 14. Dei cinque agenti feriti, si apprende da fonti della questura, due sono in servizio al Reparto Mobile mentre altri tre al locale commissariato di polizia. Da fonti dei manifestanti si apprende che sono cinque gli attivisti colpiti e costretti a farsi medicare dopo gli scontri. Nessuno dei feriti è in gravi condizioni. Anche un fotoreporter, presente sul posto, ha riportato una ferita all'arco sopraccigliare. I manifestanti hanno lasciato il presidio dopo aver ottenuto di poter rilasciare in video una dichiarazione sulle motivazioni della protesta. 

«Le immagini che giungono da Napoli, dove all'esterno della sede Rai era stato organizzato un presidio a sostegno della causa palestinese, sono sconcertanti. Dalle prime ricostruzioni la risposta delle forze dell'ordine ai manifestanti appare del tutto sproporzionata. La misura è colma. C'è un clima irrespirabile di regime. Chiediamo a Piantedosi di assumersi la responsabilità di quanto è venuto a Napoli e di chiarire cosa abbia reso necessario una simile reazione». Così gli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione di Vigilanza Rai. 

«È necessario chiarire la dinamica dei fatti, ma quanto è avvenuto davanti alla sede Rai di Napoli, dove alcuni manifestanti sarebbero stati manganellati dalle Forze dell'Ordine solo perché volevano esporre uno striscione per la pace in Medio Oriente e perché il servizio pubblico garantisca libertà di espressione, appare davvero molto grave. Le immagini dei giovani con il volto insanguinato stanno facendo il giro della rete. Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi chiarisca al più presto quanto è avvenuto, siamo molto preoccupati da questo clima di intimidazione di quanti esprimono opinioni divergenti». Lo dice la senatrice napoletana del Pd Valeria Valente.

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Il Mattino